Il testimone chiave non esiste e arriva l'assoluzione

Il testimone chiave non esiste e arriva l’assoluzione

La presunta vittima delle percosse l'aveva indicato come presente al pestaggio subito sotto casa

PALERMO – Il testimone chiave non esisteva. La presunta vittima delle percosse l’aveva indicato come presente al pestaggio subito sotto casa.

Solo la motivazione potrà chiarire se si tratta dell’episodio chiave che ha portato all’assoluzione di un ragazzo di 18 anni accusato di lesioni e percosse. Di sicuro il legale della difesa, l’avvocato Luciano Sarpi ha fatto emergere l’incongruenza.

L’avvocato Luciano Sarpi

I fatti risalgono a 2015 e sarebbero avvenuti a Lampedusa. La vittima raccontò di essere stato picchiato due volte, la prima a casa e la seconda sotto l’abitazione dove si trasferiva per le vacanze.

Fra le due famiglie c’era acredine per una vicenda del passato. I genitori dell’imputato avevano denunciato la presunta vittima delle lesioni per le attenzioni morbose nei confronti della loro seconda figlia. Un’inchiesta archiviata che però potrebbe avere creato un clima ostile.

L’avvocato Sarpi ha fatto emergere, oltre alla falsa identità del testimone, che anche quelli identificati e convocati nulla ricordavano dell’episodio. Da qui l’assoluzione “per non avere commesso il fatto” seppure nella formula dubitativa, decisa dal Tribunale dei Minori di Palermo.


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