Il Covid è già costato alla sanità siciliana 580 milioni di euro

Il Covid è già costato alla sanità siciliana 580 milioni di euro

È tempo di numeri e bilanci. L'assessorato regionale convoca i manager per i negoziati

PALERMO – L’emergenza Covid finora è costata alla sanità siciliana 580 milioni di euro. Tanto si è speso nel 2020 (nel 2021 si vedrà) per creare 500 nuovi posti di terapia intensiva, acquistare ventilatori, tamponi, mascherine, attrezzature da laboratorio, sanificazioni e per pagare il personale e le camere dei Covid hotel.

Sono numeri con cui si sta iniziando a fare i conti. Il dirigente generale dell’assessorato regionale alla Salute Mario La Rocca ha convocato “i tavoli per la negoziazione delle risorse e dei correlati obiettivi economici per l’anno 2020”.

La convocazione è stata inviata a tutti i direttori generali delle aziende sanitarie provinciali e degli ospedali siciliani. Gli incontri inizieranno il prossimo 22 marzo. Entro quella data dovrà essere pronto lo specchietto riepilogativo di costi e ricavi.

È la logica della sanità-azienda su cui peserà lo stop forzato di molte prestazioni per fare fronte all’emergenza Covid. I numeri si sapranno nei prossimi giorni.

C’è un passaggio, però, nella lettera di convocazione che traccia uno scenario preciso: “Considerato quanto discusso in un incontro in videoconferenza del primo febbraio, in relazione alla ristrettezza delle risorse economiche disponibili per il finanziamento del servizio sanitario regionale 2020, ciascuna azienda dovrà proporre un’ipotesi migliorativa rispetto alla situazione economica al IV trimestre 2020 con le dovute esplicazioni”. Resta da capire su cosa si baseranno le ipotesi migliorative. I numeri sono numeri.

I negoziati di soliti si svolgono entro la fine dell’anno, in questo caso il 2020, ma la pandemia ha provocato uno slittamento. In assessorato sperano di chiudere in pareggio o limitando le perdite, anche se fin d’ora assicurano che il sistema dal punto di vista economico reggerà.

Ci sono delle incognite. Ad esempio i soldi che devono ancora arrivare dal governo nazionale. La Sicilia ha anticipato dei soldi che pesano sul capitolo della Protezione civile nazionale e che sulla carta dovrebbero fare rientrare in percentuale nell’isola circa 84 milioni dei 2,4 miliardi di euro assegnati a livello nazionale.

E si deve ancora stabilire quanto delle spese per l’emergenza sanitaria potrà essere spostato sui fondi comunitari.

Intanto si deve partire dai numeri e dei negoziati per capire quanti soldi serviranno alle aziende sanitarie e agli ospedali per pareggiare i conti. Sin d’ora però è chiaro che ci si deve misurare con la “ristrettezza delle risorse”. Nel frattempo, come è emerso nei gironi scorsi, la Procura regionale della Corte dei Conti sta facendo accertamenti su alcune spese nel mondo sanitario.


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