Covid, l'Iss: in Italia ancora rischio alto - Live Sicilia

Covid, l’Iss: in Italia ancora rischio alto

Si invita a "mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità".
CORONAVIRUS
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ROMA – Si continua ad osservare un livello generale di rischio alto: dieci Regioni (stesso numero della settimana precedente) hanno un livello di rischio alto. Le altre 11 Regioni/PPAA hanno una classificazione di rischio moderato (di cui sette ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane). Lo evidenzia la bozza di monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.

Sedici Regioni/PPAA hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, una Regione (Campania) ha un Rt con il limite inferiore maggiore di 1,5 compatibile con uno scenario di tipo 4, e due (Piemonte e FVG) hanno un Rt con il limite inferiore maggiore di 1,25, compatibile con uno scenario di tipo 3. Dodici Regioni hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno. Lo evidenzia la bozza di monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.

E’ necessario continuare a mantenere “rigorose misure di mitigazione nazionali”, alla luce dell’ “elevata incidenza, l’aumento della trasmissibilità e il forte sovraccarico dei servizi ospedalieri”. Lo afferma l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) nella bozza del monitoraggio settimanale. Oltre alle misure a livello nazionale, sono necessari ” puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione”.

Tutte le Regioni/PPAA, tranne sei, hanno riportato allerte di resilienza. Due di queste (Campania e Veneto) riportano molteplici segnali di allerte di resilienza. Lo rileva la bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.

L’aumento dei casi dovuti alle varianti del virus SarsCoV2 impone la riduzione delle interazioni fisiche e della mobilità e di evitare in genere tutti i contatti non necessari fuori dalla propria abitazione. Lo rileva l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) nel monitoraggio settimanale. “Alla luce del sostenuto aumento della prevalenza di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità”, l’Iss invita a “mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità.

Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è arrivato alla soglia critica (40%) con un forte aumento nel numero di persone ricoverate in queste aree: da 22.393 (09/03/2021) a 26.098 (16/03/2021). Lo evidenzia la bozza di monitoraggio Iss-ministero della Salute in merito al tasso di occupazione dei reparti ospedalieri.

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