Etna, l'eruzione attrae turisti ma "l'arancione" ferma le guide - Live Sicilia

Etna, l’eruzione attrae turisti ma “l’arancione” ferma le guide

L'intero comparto è al collasso. "Stavamo ricominciano ma è arrivata una nuova stangata", denuncia Nicoloso.
IL VULCANO
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CATANIA – C’è grossa preoccupazione tra le Guide Naturalistiche e Ambientali per gli effetti del ritorno in zona arancione della Sicilia. A fare uno screening delle possibili ripercussioni è Carmelo Nicoloso, Coordinatore del Mezzogiorno d’Italia del Centro Parchi Internazionale e coautore, insieme a Franco Tassi, del libro Sicilia Vulcanica.

“Dobbiamo ricominciare da capo. Nemmeno il tempo di poter riorganizzare la nostra attività ed è arrivata, nessuno se lo aspettava, la dichiarazione di zona arancione della nostra isola – commenta Nicoloso con amarezza – Stavamo riprendendo le nostre attività, con un turismo di prossimità, ma all’improvviso si cambia ancora”.

Dal Ministero della Salute è arrivato un protocollo da seguire nelle zone arancioni. Che presenta alcune ambiguità per il settore delle guide naturalistiche. “Fermo restando il divieto di spostamento al di fuori del limite territoriale regionale, non essendo sospese in queste aree l’attività sportiva di base e l’attività motoria (fermo restando il mantenimento del distanziamento fisico ed il divieto di assembramento), deve ritenersi che, ove tali attività non possano esser svolte nel proprio Comune, lo
spostamento dei clienti – ancorché sconsigliato – sia da considerarsi possibile. Gli spostamenti delle guide professioniste sono altresì da ritenersi consentiti, rientrando tra le esigenze lavorative”.

Ma al di là di questa parziale apertura prevista nel decreto, le Guide dell’Etna sono di fatto ferme. “Una situazione di “oblio” impressionante – continua Nicoloso – avevamo ripreso in maniera cauta e contingentata, con tutte le precauzioni del caso, ma non ci aspettavamo una Sicilia in zona arancione. A questo punto serve un’Authority qualificata e non le solite chiacchiere per gestire quella che è un’attività e un indotto non indifferente. A oggi non sappiamo cosa fare.”

In questi giorni l’Etna è stata presa d’assalto da tantissimi appassionati e semplici curiosi che si sono inerpicati da soli verso le cime della montagna. “L’Etna e il suo territorio è un’esperienza che diventa “unicum” territoriale, molti conterranei la stavano riscoprendo – argomenta Nicoloso – non ci capacitiamo sulla scelta del colore nella nostra Regione. Era già tutto programmato per questa Pasqua. Ovviamente ci atteniamo alle disposizioni Nazionali anche se i numeri sembrerebbero dire cose diverse. Paghiamo ancora noi in prima persona insieme a tutte le categorie legate al settore terziario”.

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