Ex Provincia: l'inchiesta sui "Premi": le precisazioni dell'ex segretaria Ganci - Live Sicilia

Ex Provincia: l’inchiesta sui “Premi”: le precisazioni dell’ex segretaria Ganci

"Accuse ingiuste", afferma.
LA REPLICA
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CATANIA – Francesca Ganci, già segretario generale dell’ex Provincia di Catania, si difende dopo la notizia dell’inchiesta della Procura della Corte dei Conti sui “premi” ai dirigenti della Città Metropolitana. “Intendo fare chiarezza su alcuni articoli pubblicati su testate on line riguardanti anche la mia citazione a giudizio, per danno all’erario, da parte della Corte dei Conti, per l’erogazione di ingiustificate indennità ai Dirigenti della Città Metropolitana di Catania (risulta quindi chiaro che personalmente non ho percepito alcunchè)”, scrive Ganci.

E ancora: “Mi ritrovo così sui giornali con accuse gravi che mi vengono mosse dalla Corte dei Conti, per fatti assolutamente ingiusti. Nessun problema, lotterò fino allo sfinimento perché nessuno possa permettersi di intaccare l’onorabilità di chi del proprio lavoro ne ha fatto una missione. Non ho mai ceduto a nessun tipo di compromesso e non inizierò adesso, anche se quello stesso Stato al quale sono da sempre fedele oggi mi è nemico”.

L’ex segretario vuole fare alcune precisazioni: “Il messaggio che vorrei venisse veicolato è che questa citazione a giudizio non segue alcuna notizia di danno precisa e puntuale e che in presenza di una relazione conclusiva della Guardia di Finanza con la quale sono stati individuati altri soggetti quali responsabili, mi sono ritrovata, ribadisco ingiustamente, ritenuta quale responsabile di un danno erariale presunto”.

“La notizia di danno – spiega ancora – era relativa alle  modalità di formazione, gestione e liquidazione del fondo costituito per i Dirigenti ed all’illegittimità del sistema di misurazione e valutazione adottato in data 31/10/2018 (epoca in cui ero già approdata in ben altri lidi), nulla che potesse riguardarmi”.

“Eppure mi ritrovo oggetto di attenzione, con lesione dell’immagine della quale nessuno mai mi ripagherà. L’opinione pubblica – commenta – fa presto a memorizzare l’evento causa presunta di danno, mentre nessuno darà alcun peso a ciò che accadrà tra qualche tempo, giusto quello necessario perché tutto vada nel dimenticatoio”.

Infine lancia un appello: “Agli addetti ai lavori chiedo di verificare la qualità e quantità degli obiettivi assegnati ai dirigenti della Città metropolitana di Catania, nel pieno rispetto delle norme nazionali e regolamentari vigenti all’epoca dei fatti, che sono di spessore, quantomeno se comparati con quelli assegnati dall’ANAC o dalla stessa Corte dei Conti. Quindi giustizia ma non per tutti?”

Amara la conclusione: “Non chioserò dicendo con ipocrisia che confido nella giustizia perché io ne ho solo una grande paura”.

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