Il gotha di Cosa nostra etnea: Chaos Appello, 27 imputati - Live Sicilia

Il gotha di Cosa nostra etnea: Chaos Appello, 27 imputati

Si è aperto il secondo capitolo giudiziario del processo frutto della maxi inchiesta del Ros.
TRONCONE ABBREVIATO
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CATANIA – Il gotha di Cosa nostra alla sbarra. Si è aperto il processo d’appello, stralcio abbreviato, frutto della maxi inchiesta del Ros ‘Chaos’. A novembre 2017 la cupola della famiglia Santapaola-Ercolano è stata smembrata pezzo per pezzo. E inoltre finirono in manette anche alcuni boss del clan Mazzei.

Il nuovo organigramma del clan

Il delfino degli Ercolano, Antonio Tomaselli – penna bianca – aveva preso la ‘carta’ della cosca approfittando dell’arresto di Marcello Magrì nel blitz Kronos l’anno prima. Microspie e telecamere piazzate in diversi luoghi strategici hanno immortalato summit e fibrillazioni. Nei faldoni dell’indagine sono finiti centinaia di intercettazioni che hanno cristallizzato il nuovo organigramma delle squadre della famiglia catanese di Cosa nostra. Dalla Stazione, con ruolo di vertice ad Alfio Davide Coco, a San Giovanni Galermo Luca Marino, a Lineri Carmelo Distefano e il suocero (ex malpassotu) Carmelo Rannesi. Nella zona jonica, invece, il comando è affidato a Orazio Di Grazia anche se gli affiliati non nascondono la loro mancanza di fiducia nelle capacità criminali del boss giarrese. La rete di captazione del Ros è arrivata fino a Lentini dove a ‘sbrigare gli affari del clan Nardo’ c’era Fabrizio Iachininoto. 

Il processo d’appello Chaos

All’aula bunker di Bicocca si è dato il via al secondo capitolo giudiziario. Sono 27 gli imputati che hanno impugnato la sentenza del gup, che esattamente un anno fa ha inflitto pene severissime. I giudici della Corte d’Appello hanno letto la relazione che riassume le motivazioni del verdetto e i ricorsi delle difese. Il processo è stato rinviato al 23 aprile per l’inizio della requisitoria dei pg Angelo Busacca e Iole Boscarino. Alla discussione dei due sostituti procuratori generali sarà dedicata anche l’udienza del 4 giugno. La Corte ha disposto la sospensione dei termini di custodia cautelare. 

Le condanne di primo grado

Antonio Tomaselli, 16 anni e 4 mesi; Alfio Davide Coco, 15 anni e 4 mesi; Luca Marino, 14 anni, 10 mesi e 20 giorni; Francesco Caltabiano, 14 anni e 8 mesi; Arturo Mirenda, 13 anni e 8 mesi; Mario Maugeri, 13 anni e 4 mesi; Rocco Biancoviso, 12 anni e 2 mesi; Salvatore Catania, 12 anni; Carmelo Distefano, 12 anni; Carmelo Cristian Fallica, 11 anni 2 mesi e 20 giorni; Carmelo Rannesi, 11 anni 1 mese e 14 giorni; Fabrizio Iachininoto, 11 anni 1 mese e 10 giorni; Orazio Coppola, 11 anni 1 mese e 10 giorni; Antonio Mangano, 10 anni 1 mese 10 giorni; Orazio Di Grazia, 10 anni; Sebastiano Vespa, 9 anni e 6 mesi; Francesco Lucio Motta, 8 anni e 7 mesi; Salvatore Leonardo, 8 anni; Roberto Marino, 8 anni; Corrado Monaco, 8 anni; Carmelo Pantalena, 8 anni; Mario Pappalardo, 8 anni; Giovanni La Mattina, 8 anni; Angelo Di Benedetto, 6 anni 2 mesi e 20 giorni; Salvatore Fiore, 5 anni; Cristian Paternò, 5 anni; Santo Di Benedetto, 5 anni. 


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