"Categorie protette, calo di ricoveri: ora vacciniamo tutti"

“Categorie protette, calo di ricoveri: ora vacciniamo tutti”

La situazione del Covid vista dalla trincea dell'ospedale. Al sicuro chi ha ricevuto il farmaco
LA CAMPAGNA IN SICILIA
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PALERMO- “Sa quando mi arrabbio di più? Quando in pronto soccorso arrivano persone gravi che rientrano tra le categorie che si stanno vaccinando ma che, per un motivo o per un altro, non si sono vaccinate. Allora, mi prende lo sconforto. Devo dire che i segnali incoraggianti non mancano, però: tra quelli che si vaccinano, intesi come gruppo, i ricoveri calano”. La dottoressa Tiziana Maniscalchi, facente funzione del primario al pronto soccorso Covid dell’ospedale ‘Cervello’ di Palermo, ragiona sulla tendenza. E racconta: “Abbiamo avuto ottimi riscontri sui sanitari, ma anche sugli insegnanti, sugli over ottanta, sugli appartenenti alle forze dell’ordine. Ne vediamo sempre meno”. Cosa significa, dottoressa? “Che trattandosi di soggetti all’interno, come dicevo, delle categorie che sono state inserite nella priorità vaccinale, c’è uno scudo che è dato proprio dalle somministrazioni”. Un trend confermato dal dottore Renato Costa, commissario per l’emergenza a Palermo e provincia: “Sì, il vaccino sta funzionando benissimo, nessuna sorpresa. Ecco perché corriamo, dobbiamo proteggere tutti”.

Il vaccino protegge

Nessun dubbio: il vaccino protegge ed è un’arma essenziale, l’unica al momento davvero disponibile, contro la pandemia. Come ha scritto il ‘Corriere della Sera’, analizzando il quadro nazionale: “Per accorgerci quanto il vaccino incida in modo positivo analizziamo i contagi e i dati relativi a operatori sanitari e over 80. Con un’avvertenza: la protezione completa della vaccinazione arriva a circa un mese dalla prima dose e riguarda soprattutto i ricoveri e i decessi, in modo meno incisivo i contagi. ‘A partire dalla seconda metà di gennaio – scrive l’ISS nel report – si osserva un trend in diminuzione del numero di casi negli operatori sanitari e nei soggetti di età maggiore di 80 anni, verosimilmente ascrivibile alla campagna di vaccinazione in corso'”.

“Vaccinazione per tutti”

“Certo, dobbiamo vaccinare tutti e il prima possibile – insiste la dottoressa Maniscalchi -. Arrivano, in generale, casi importanti, pure tra i giovani. Ed è utile tenere presente che una vaccinazione su larghissima scala è molto complessa, tra incombenze amministrative e sanitarie da rispettare”. Non sono i due minuti più quindici di attesa di ‘punturina’. Dietro c’è un lavoro monumentale.

Attese, nuovi orari e disagi

I problemi non mancano, come abbiamo a più riprese documentato. Per esempio, nell’hub vaccinale della Fiera di Palermo l’organizzazione all’interno è precisissima, ma, ogni giorno, si formano lunghe file all’estero. E da quando ci sono i ‘vulnerabili’ è normale che la sofferenza sia aumentata. Se sei un paziente oncologico, o afflitto da un’altra patologia importante, tre o quattro ore di coda diventano un supplizio maggiorato. Le segnalazioni non si limitano solo a Palermo, riguardano diverse sedi vaccinali. L’intenzione è quella di sbrigarsi.  “Hub vaccinali aperti fino alle 22 oggi e domani (sabato 20 e domenica 21 marzo) in tutta la Sicilia, con la possibilità di vaccinare con AstraZeneca tutti gli aventi diritto, anche senza prenotazione – si leggeva ieri in una nota della Regione -. L’obiettivo è accelerare ulteriormente la campagna di vaccinazione anti Covid 19 riservata al target compreso tra i 70 e i 79 anni, al personale della scuola e delle forze dell’ordine, ai soggetti ritenuti non estremamente vulnerabili. Nel dettaglio, chi non ha ancora eseguito la prenotazione o risulta prenotato in altre date potrà recarsi questo fine settimana, dalle 18 alle 22, presso l’hub vaccinale della propria provincia e ricevere il vaccino Astrazeneca. Sarà necessario presentare soltanto la tessera sanitaria”.

Il bollettino

I numeri quotidiani ci dicono che è in atto, da tempo, una catastrofe con un numero pesantissimo di vittime. Ieri, sul territorio nazionale, ci sono stati 401 morti. Questa la situazione in Sicilia (leggi qui).


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