"Non è il capo mandamento": cade l'accusa, subito scarcerato

“Non è il capo mandamento”: cade l’accusa, subito scarcerato

Ha rischiato 20 anni. Regge solo la violazione della misura di prevenzione. Il giallo della trascrizione dell'intercettazione

MARSALA – Con la formula “perché il fatto non sussiste” il Tribunale di Marsala ha assolto Matteo Tamburello dall’accusa di associazione mafiosa. Regge solo l’ipotesi della violazione della misura di prevenzione per cui gli sono stati inflitti due anni e mezzo. Tamburello è stato subito scarcerato. Ha solo l’obbligo di dimora. La Procura di Palermo aveva chiesto una condanna a 20 anni.

Tumbarello fu arrestato due anni fa con l’accusa di essere il nuovo reggente del mandamento di Mazara del Vallo. O meglio, si era ripreso il posto che aveva dovuto lasciare il giorno del suo arresto, nel 2006, assieme al padre Salvatore.

L’avvocato Luigi Pipitone

La riorganizzazione del mandamento era iniziata nel 2015, quando il nuovo leader era già Dario Messina. Il legale della difesa, l‘avvocato Luigi Pipitone ha sempre sostenuto che Tamburello, dopo avere finito di scontare una precedente condanna per mafia, si era tenuto alla larga dalle dinamiche di Cosa Nostra.

Uno dei temi più controversi era legato a una intercettazione. Secondo gli inquirenti Tamburello aveva pronunciato il nome di “Vito Coffa” riferendosi al defunto capomafia Vito Gondola.

Due perizie sollecitate dall’avvocato Pipitone hanno fatto emergere che in realtà Tamburello avesse pronunciato il nome di tale “Nino Pompa”, un suo ex dipendente. Solo le motivazioni della sentenza chiariranno quanto questo episodio avrà pesato sull’assoluzione.

Era già venuta meno in fase di indagini preliminari anche l’accusa di intestazione fittizia. A Tamburello veniva contestato di essere il dominus occulto di una cava di tufo dove lavorava come operaio. Lo stesso avvocato Pipitone aveva ricusato i giudici, che alla fine si erano astenuti, facendo emergere che si erano già espressi nel merito, seppure in un altro processo, sulla posizione di tamburello. Il collegio del Tribunale è cambiato.

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