Condoni, Ferrandelli: "Comune accolga la collaborazione della Cepima" - Live Sicilia

Condoni, Ferrandelli: “Comune accolga la collaborazione della Cepima”

L'intervento del consigliere e responsabile Mezzogiorno di +Europa sulla proposta della Cassa edile al Comune
PALERMO
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PALERMO – E’ della scorsa settimana il vertice tra il Presidente provinciale dell’ente di previdenza cassa edile, l’Assessore all’Edilizia privata Di Dio ed i funzionari del Polo tecnico, svolto presso la sede dell’Ance Palermo. Un incontro proficuo che ha portato alla luce opportunità ma anche le criticità presenti all’interno della struttura comunale, a corto di personale per poter espletare le migliaia di pratiche in essere. Dall’incontro in questione, la Cepima – cassa edile palermitana – ha avanzato alcune proposte di collaborazione al Comune di Palermo, per far fronte all’emergenza e sbloccare lo stallo.

“Una proposta interessante quella portata al tavolo dalla Cepima – afferma Fabrizio Ferrandelli, capo dell’opposizione al Consiglio Comunale e responsabile Mezzogiorno di +Europa –. Una proposta che non crea nessuna sovrapposizione ma anzi collaborazione tra Comune e realtà private, da guardare come quelle realtà che creano non solo ricchezza ma anche nuove opportunità”.

“La proposta avanzata dalla Cepima all’Amministrazione comunale riguarda l’affiancamento di personale specializzato, di tecnici, per integrare le competenze e sveltire le pratiche. “Ci sono settori dell’edilizia privata, anche nel campo delle concessioni, dei permessi a costruire e non solo nel campo delle sanatorie – continua Ferrandelli – sui quali poter lavorare, integrando le competenze della pianta organica comunale, fortemente depauperate di risorse e competenze a causa dei pensionamenti e della non progressione interna delle carriere già presenti. Ritengo che questo appello lanciato da Cepima dovrebbe essere accolto favorevolmente da una Amministrazione efficace, efficiente e moderna per colmare i propri gap funzionali, nell’obiettivo di creare nuove opportunità per la città. Un buon modello di collaborazione tra pubblico e privato da poter esportare come esempio di good practices”.


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