Incastrato da un'impronta digitale: rapinatore in manette

Incastrato da impronta digitale: “Non dirlo ai carabinieri” VIDEO

Fondamentale la testimonianza della commessa del tabacchino di via Stazzone, minacciata con un taglierino.
CARABINIERI
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CATANIA – Si finge cliente e tenta rapina con un taglierino. I Carabinieri della Stazione di Catania Nesima hanno arrestato il 36enne catanese Concetto Francesco Greco, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale etneo.

I fatti

Lo scorso 7 luglio, fingendosi un cliente, è entrato all’interno di un negozio di rivendita di articoli per fumatori di via Stazzone dove, estraendo un taglierino, con ineffabile fermezza e con modi “gentili”, ha detto alla commessa <<… male non te ne faccio se mi dai tutto quello che hai! …>>.

Di fronte alla donna rimasta impietrita, il rapinatore, saltato sul bancone, aveva arraffato il denaro contenuto in cassa e preoccupandosi anche di farsi consegnare “garbatamente” una busta di plastica per riporvici  le monetine, era fuggito subito dopo a bordo del suo scooter che aveva parcheggiato nelle vicinanze, non prima però d’aver “invitato” la donna a dargli il tempo di dileguarsi prima di chiedere aiuto <<… non chiamare i carabinieri, non chiamare nessuno!!! …>> e poi educatamente salutare con un laconico <<…arrivederci…>> e aggiungere <<…non esca subito ah…>>

La testimonianza

La donna è stata ascoltata dai carabinieri che hanno appreso che il malvivente aveva fatto ingresso a volto scoperto e, solo prima di entrare in azione, aveva indossato una mascherina chirurgica.

I militari hanno pertanto visionato il sistema di videosorveglianza dell’attività commerciale che ha loro consentito di riconoscere immediatamente il rapinatore che, tra l’altro, era sottoposto agli arresti domiciliari per reati legati al mondo degli stupefacenti.  

L’impronta digitale

I militari si erano recati presso l’abitazione dell’uomo il quale, effettivamente, non è stato trovato all’interno della sua abitazione. Il quadro indiziario a carico di Greco, inoltre, si era arricchito anche del riscontro di un’impronta digitale del rapinatore che i militari della Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo di Catania avevano rilevato sulla scena del crimine, tutti elementi inconfutabili che hanno corroborato l’emissione del provvedimento restrittivo a seguito del quale l’uomo è stato tradotto nel carcere di Catania Piazza Lanza. 

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