Confimprese: "Orlando revochi stop ai mercatini" - Live Sicilia

Confimprese: “Orlando revochi stop ai mercatini”

“Rispettiamo l'ordinanza e svolgeremo i mercai dalle 15 alle 19. Lunedì 29 protesteremo Palazzo delle Aquile”

PALERMO – Ancora stop ai mercati rionali di Palermo. Recita questo l’ordinanza del sindaco di Palermo Leoluca Orlando che, da oggi fino al 2 aprile, ha deciso lo stop, anche perché incalzato dal commissario per l’emergenza da Covid 19 Renato Costa e dalla dottoressa Claudia Emilia Sannasardo del Dipartimento di Prevenzione. Le aree interessate sono quelle dell’Arenella, Zen Partanna Mondello, Don Orione, Sferracavallo.

Questa scelta, secondo quanto scrivono le autorità, è stata dettata dalle rilevazioni effettuate dal 14 al 20 marzo, che non accennano a diminuire e, quindi, le restrizioni si rendono necessarie. Restrizioni che saranno attuate per due settimane, solamente dopo verranno prese altre decisioni.

La proroga dell’ordinanza non è stata digerita dagli operatori dei mercatini, che hanno mandato una nota al Sindaco, al Prefetto, al Questore ed alla Procura della Repubblica affinché si verifichi l’utilizzo e la veridicità dei dati sui contagi.

Il presidente di Confimprese Palermo, Giovanni Felice, ha dei dubbi su questa ordinanza emanata per richiesta dell’ASP: “Come è noto le ordinanze di chiusura del Sindaco sono avvenute per espressa richiesta dell’ASP, devo dire che qualche dubbio sulla coerenza dell’ASP, proprio leggendo i dati, mi viene. Infatti, la prima ordinanza, che è la n° 25 ed è datata 10 marzo 2021, è emanata in un momento in cui, dalle rilevazioni pubblicate dalla protezione civile il 2 marzo, nel rapporto tra contagiati e residenti a Palermo era di 17,37 contagiati ogni mille abitanti, con un dato inferiore rispetto ai 17,44 contagiati ogni mille abitanti del 4 febbraio superiore ai 16,26 contagiati per mille abitanti del 20 febbraio e, che quindi, in maniera costante viaggiava tra i 16 ed i 17,5 contagi per mille abitanti. Parlando di dati medi era possibile che l’ordinanza 25 fosse fatta sulla base di dati che andassero ben oltre i 17,37 contagiati per mille abitanti è per questa ragione che, pur chiedendo di conoscere i dati, la scrivente associazione non abbia avviato alcuna manifestazione di protesta ed aveva chiesto l’istituzione di un tavolo di monitoraggio che avesse l’obiettivo di avviare misure atte a garantire lo svolgimento del mercato anche con l’attuazione di ulteriori misure restrittive. L’ordinanza n° 30 del 17 marzo, che ha prorogato per la prima volta il provvedimento, – continua Felice – che nel frattempo porta alla seconda settimana di “osservazione” dei dati, ci è sembrata spropositata anche alla luce del fatto che i dati, artatamente o perché inesistenti, non venivano fuori”.

Il presidente di Confimprese parla anche dei dati di ogni Circoscrizione diffusi dal Sindaco di Palermo, che avrebbero permesso anche l’allenamento di alcune misure restrittive: “Da domenica 21 marzo sono stati resi noti i dati di Palermo Città, per singola circoscrizione, e dell’intera provincia per singoli Comuni. La pubblicazione di questi dati è stata oggetto di polemiche e di “paciate”, ma nessuno, anche perché rappresenterebbe un fatto gravissimo, li ritiene falsi. Con grande sorpresa di tutti emerge che il valore del numero di contagi medio per mille abitanti non è oltre le 17 unità ma è pari a 4,2 è che il dato peggiore, quello della settima circoscrizione è di 6,7 contagiati per mille abitanti. A questo punto mi chiedo, come mai con una media oltre i 17 contagiati per mille abitanti non è stato preso alcun provvedimento, e perché adesso con 6,7 contagiati su 1000 devono chiudersi i mercati? E perché solo i mercatini rionali e sono escluse dal provvedimento, nella stessa area, strutture e pezzi di territorio aventi analoghe caratteristiche? A questo punto – insiste Giovanni Felice – c’è stata una colpevole omissione prima o c’è un “eccesso di attenzione” mirato esclusivamente ad una categoria adesso? E perché si chiede un ulteriore osservazione dei dati per altre due settimane’? Considerato che c’è una serie storica abbastanza lunga, c’è la possibilità che questi dati non siano veritieri? Ritengo che questi interrogativi se li debbano porre pure Procura ed organismi investigativi”.

Felice, conclude, chiedendo di revocare questa ordinanza che, a suo dire, è “basata sul niente e che crea danni forse irreparabili ad una categoria che, alla pari di tante altre categorie economiche, è allo stremo. Noi, rispettando la pur ingiusta ordinanza che blocca il mercato dalle 7,00 alle ore 14,00 svolgeremo i mercati dalle ore 15,00 alle 19,00. Infine, per protestare contro le innumerevoli carenze dell’amministrazione, per lunedì 29 marzo alle ore 16,30 protesteremo a Palazzo delle Aquile”.

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