Adrano, il giorno della verità: si vota "la mozione di sfiducia" - Live Sicilia

Adrano, il giorno della verità: si vota “la mozione di sfiducia”

Il sindaco D'Agate sulla graticola. I numeri sembrano già fatti, ma potrebbe esserci qualche ripensamento dell'ultima ora.
CONSIGLIO COMUNALE
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Adrano. L’ora della verità è arrivata. Tra poco, alle 10,30, si svolgerà il consiglio comunale che potrebbe decretare la fine dell’esperienza da sindaco di Adrano di Angelo D’Agate. Questa mattina infatti si voterà la mozione di sfiducia al primo cittadino. E per essere approvata bastano 15 voti favorevoli su 24.

I firmatari della mozione sono 14 (Aldo Di Primo, Carmelo Pellegriti, Agatino Perni, Paolo Politi, Federico Floresta, Maria Grazia Ingrassia, Angela Branchina, Salvatore Coco, Carmelo Santangelo, Samuele Avellino, Giuseppe Rapisarda, Angela Chiara, Gloria Stancampiano e Irene Cinardi) ma va aggiunto Aurelio Verzì dell’Udc, che alla stampa si è proclamato tra i ‘promotori’ dell’iniziativa politica.

I numeri – quindi – sono contro il sindaco Angelo D’Agate che invita i consiglieri a un atto di responsabilità soprattutto in piena pandemia. I contagi da Covid-19 purtroppo hanno subito un repentino aumento. Il primo cittadino si chiede se sia questo il momento per affidare la guida della città a un Commissario.

Sono stati anni turbolenti per questo consiglio comunale: rivelazioni di pentiti e un’inchiesta giudiziaria hanno portato molte ombre al Municipio di Adrano. Inoltre è in corso un processo – a rilento anche per il blocco dovuto alla pandemia – per corruzione elettorale che vede coinvolti due consiglieri Federico Floresta e Maria Grazia Ingrassia, che sono tra i firmatari della mozione. 

Si arriva in aula con la giunta azzerata: gli assessori ‘per un atto di responsabilità’ si sono dimessi dal loro incarico. Una decisione che per molti è sembrata l’ultimo tentativo per ‘trovare’ un dialogo con i “dissidenti” magari mettendo sul tavolo “qualche poltrona”. Fino a qualche giorno fa il ‘fronte’ della sfiducia sembrava compatto, ma nelle ultime ore ci sarebbe stato qualche sfilacciamento. Potrebbero esserci quindi sorprese in zona Cesarini. Soprattutto da parte di chi sembra – e ha dimostrato anche in altre occasioni – di essere molto ‘attaccato’ allo scranno in consiglio comunale. E poi ci sono ‘piani’ (politici e non) ancora in sospeso, e la promessa di ‘un’accelerazione’ potrebbe rimescolare le carte. 

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