Picchiata davanti al figlio: padre e suocero ai domiciliari - Live Sicilia

Picchiata davanti al figlio: padre e suocero ai domiciliari

La vittima è anche riuscita a immortalare le violenze in un filmato consegnato ai carabinieri.
LE INDAGINI
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CATANIA – Padre e figlio finiscono ai domiciliari per l’accusa di maltrattamenti in famiglia. La Procura di Catania, nell’ambito di indagini a carico di un cingalese di anni 19 e del padre di anni 58, indagati entrambi per maltrattamenti in famiglia in concorso e – il primo – per il reato di lesioni personali, ha infatti richiesto ed ottenuto nei loro confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari in un’abitazione diversa da quella familiare. Il provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Verga. 

Le indagini

Le indagini, coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, hanno fatto luce su un caso di maltrattamenti perpetrati dai due uomini nei confronti della compagna del 19enne, commessi in presenza del figlio minore della coppia. 

Anni di soprusi

La donna, pur avendo patito nel corso degli anni di convivenza ogni sorta di vessazione, aveva tentato di ripristinare un dialogo con il compagno, tenuto conto, per un verso, della tenera età del figlio e dell’esigenza di ristabilire un rapporto pacifico con il suocero.

Il filmato delle “botte”

Tentativo reso vano dalle condotte prevaricatrici dei maltrattanti che hanno raggiunto l’apice lo scorso 20 gennaio quando era stata presa letteralmente a calci dal compagno, come peraltro mostrato agli investigatori in un video che la poveretta era riuscita a registrare tramite il proprio cellulare.

Tale aggressione aveva costretto la vittima a recarsi al pronto soccorso dove i sanitari le refertarono una contusione all’emitorace sinistro guaribile in una decina di giorni.

La denuncia ai carabinieri

L’escalation della gravità dei comportamenti posti in essere dagli indagati, che avevano ormai minato la stabilità psicofisica della vittima, preoccupata soprattutto per il figlioletto, ha dato a quest’ultima la forza e il coraggio di denunciare i due uomini ai carabinieri i quali,  compendiando i riscontri investigativi al magistrato titolare dell’indagine, hanno consolidato il quadro probatorio a loro carico consentendo al gip di emettere la misura cautelare.   


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