Il M5s: "Inevitabili le dimissioni di Razza" - Live Sicilia

Il M5s: “Inevitabili le dimissioni di Razza”

Il gruppo all'Ars chiede all'assessore di fare un passo indietro.
INCHIESTA COVID
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PALERMO – Il gruppo pentastellato all’Ars chiede all’assessore Razza un passo indietro. “Se confermate le notizie sulla bufera che ha investito i vertici dell’assessorato alla Salute, assessore Razza compreso, sarebbero di una gravità inaudita. L’eventuale falsificazione dei dati sui contagiati dal Covid per non fare scattare la zona rossa, come ipotizzato dalla magistratura, potrebbe aver avuto conseguenze nefaste sui cittadini, è ciò, ovviamente, sarebbe intollerabile. La notizia riportata dalla stampa dell’intercettazione dell’assessore alla Sanità, che parlerebbe con una sua dirigente della spalmatura su più giorni dei dati sui morti, se confermata, sarebbe gravissima: Razza si dimetta, è inevitabile”. Lo affermano il capogruppo M5S all’Ars Giovani Di Caro e l’intero gruppo parlamentare. “Sulla corrispondenza dei dati sui contagi rilevati con quelli reali, come sui posti letto attivati per le terapie intensive – affermano i deputati – abbiamo sempre sollevato dubbi e chiesto dettagliate notizie, che non ci sono mai state comunicate”.

“Restiamo sgomenti”

Anche la deputazione nazionale del Movimento è intervenuta sulla vicenda. “Restiamo sgomenti nell’apprendere dello scandalo che ha coinvolto l’assessore alla salute della Regione Siciliana e di come, secondo le accuse, si possa esser giocato sulla salute dei siciliani falsificando i dati dei contagi da Covid-19. È l’ulteriore disastro della gestione dell’emergenza che certifica il fallimento dell’amministrazione Musumeci in Sicilia”. Lo affermano i deputati nazionali Roberta Alaimo, Valentina D’Orso e Adriano Varrica, insieme con il senatore del Movimento 5 Stelle, Steni Di Piazza. “Ove gli esiti dell’indagine dovessero confermare la responsabilità dell’assessore Razza e dei dirigenti e funzionari regionali coinvolti, si tratterebbe di un fatto di una gravità inaudita – affermano i cinquestelle – Nell’attesa che la magistratura accerti i fatti, però, è necessario ed opportuno che Razza si dimetta, senza perdere un attimo di tempo. L’inchiesta odierna getta un’ombra troppo grande sul suo operato che compromette irrimediabilmente la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, proprio in quelle istituzioni che dovrebbero avere come obiettivo la cura e la tutela della salute della collettività”.

“Subito un passo indietro”

“Il quadro che sta emergendo in queste ore in Sicilia, se confermato, sarebbe molto grave, prima di tutto perché lederebbe profondamente il patto tra Stato e cittadini e quello fra istituzioni”. Lo afferma la deputata del MoVimento 5 Stelle, Marialucia Lorefice, presidente della commissione Affari Sociali e Sanità della Camera. “Da oltre un anno – aggiunge – il Paese sta facendo grandi sacrifici per fronteggiare la pandemia. Sarebbe perciò incredibile se qualcuno avesse pensato di giocare con la vita delle persone, arrivando addirittura a chiedere di ‘spalmare un poco’ il numero dei morti da Covid-19 da comunicare all’Istituto superiore di sanità. Nell’attesa che la magistratura faccia il suo corso, credo sia necessario che l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, faccia subito un passo indietro”, conclude.

“Le dimissioni non bastano”

Successivamente., le dimissioni arrivano ma il capogruppo grillino alza il tiro. “Le dimissioni di Razza non bastano, lo scandalo sui dati dei contagiati dal Covid, che secondo la magistratura sarebbero stati taroccati per evitare la zona rossa, travolge i vertici dell’assessorato alla Sanità: i siciliani pretendono chiarezza, Musumeci venga a riferire al Parlamento prima possibile”. Così Giovanni Di Caro. “Mentre la Regione viene investita da uno scandalo di una portata incredibile come quello svelato dai magistrati – afferma Di Caro – ci sembra assurdo che l’Aula vada avanti su una finanziaria per tantissimi versi inutile e sganciata dai bisogni dei siciliani  senza fare quasi riferimento alle vicende terribili svelate dalle intercettazioni, che parlano di alterazioni dei dati che potrebbero aver provocato gravissimi danni sulla salute dei siciliani. Anche Musumeci faccia mea culpa, visto che è lui il commissario per l’emergenza Covid in Sicilia”.


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