Violenza sulle donne, il monsignore: "Tra marito e moglie può capitare" - Live Sicilia

Violenza sulle donne, il monsignore: “Tra marito e moglie può capitare”

La polemica corre sul web.
IL COMMENTO SUI SOCIAL
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3 min di lettura

Ancora una volta è un sacerdote, un Monsignor nel caso di specie, a sollevare un polverone mediatico a seguito di alcune dichiarazioni pubbliche affidate ad un social network.

Il commento sui social

Monsignor Crociata, nato a Castellamare del Golfo (TP) e in quiescenza dal 2009, nei giorni scorsi è intervenuto con un proprio pensiero commentando il post su Facebook del giornalista dell’ANSA Gianfranco Criscenti il quale, dopo la condanna all’ergastolo di Antonino Borgia, l’imprenditore di Partinico accusato di aver ucciso con dieci coltellate Ana Maria Lacramioara Di Piazza, con cui aveva avuto una relazione extraconiugale e che era incinta di 4 mesi quando venne massacrata il 22 novembre del 2019, invitava le donne a denunciare agli organi competenti i propri mariti, fidanzati o compagni al primo schiaffo.  Monsignor Crociata, rispondendo a quel post, minimizzava: “Beh! il tuo consiglio, Gianfranco, mi sembra un po’ eccessivo. Tra marito e moglie… può capitare. Esiste anche il grande valore del perdono vicendevole, della tolleranza, dell’amore per i figli, della consapevolezza di essere, nonostante tutto, un cuor solo e un’anima sola… Può capitare, dunque. Non bisogna, però, mai esagerare, comunque. La perfezione su questa terra non esiste. Anche le mogli, del resto, talvolta mancano nei confronti dei mariti e… ciò non significa affatto… bisogna accettare…via!!!!!! non esageriamo!!! Esistono, infatti, anche le virtù, che tutti siamo chiamati a sforzarci di praticare. Nel matrimonio, infatti, le virtù contano più dell’amore. Quando si è fidanzati, lui vive per lei e lei vive per lui. Quando, però, ci si sposa, l’amore da solo non basta più e servono maggiormente le virtù e lui e lei vivono, soprattutto, per i figli”.

Le reazioni

Una dichiarazione che ha scatenato la ridda di commenti sdegnati nei confronti del prelato e che, oggi, vede anche la netta presa di posizione dell’avvocato Valentina Villabuona, presidente dell’assemblea provinciale del PD di Trapani: “Monsignor Crociata Prete di Castellammare sui social ci spiega che tra moglie e marito può capitare, che certo non bisogna esagerare, ma esiste il perdono e comunque anche le mogli sbagliano. Eppure la Chiesa dovrebbe essere il luogo che accoglie e protegge le donne vittime di violenza ed invece con un post pubblico questo Prete incentiva le donne a non denunciare e a far finta di nulla. Evidentemente non sa che spesso dopo una mancata denuncia, la volta dopo l’episodio è più grave e spesso si arriva al femminicidio, così come racconta la cronaca, non sono nostre invenzioni.  E allora sarebbe meglio che il Prete di Castellammare si impegnasse a spiegare agli uomini che devono avere rispetto delle mogli, perché “porgi l’altra guancia” in questi casi rischia di essere molto pericoloso. Sono affermazioni gravi nei confronti delle donne che vanno condannate senza indugi”. Il sacerdote, comunque, ha provato a spiegare meglio il suo pensiero ma, l’effetto, non è stato meno deleterio della sua prima esternazione: “Ci si lascia, soprattutto, perché si vuol bene più a se stessi che ai figli. Se i figli, al contrario, si volessero bene più di se stessi, le separazioni e i divorzi diminuirebbero del 90%. La verità, invece, è che spesso non ci sono virtù, c’è poca o niente religione, i figli non si amano quanto e come si dovrebbe (ma si ama, soprattutto, se stessi) e i cervelli sono spesso malati più di quanto non si immagini”. 

Un commento, quello di Monsignor Crociata, che non è passato inosservato al punto da “costringere” la stampa ad occuparsi di questa vicenda. E che, proprio in mattinata, ha fatto registrare anche l’intervento del senatore trapanese del Movimento Cinque Stelle, Maurizio Santangelo: “Le dichiarazioni di Monsignor Crociata, volte a minimizzare e a giustificare degli episodi che, invece, sono da condannare e contrastare con la massima durezza – afferma il parlamentare nazionale –  lasciano attoniti. In questi anni tutte le nostre battaglia sono state indirizzate a fare emergere questi crimini, sostenendo che migliaia di vittime innocenti sono rimaste in silenzio. Troppi i casi in cui questi gravissimi episodi, reiterati nel tempo, sono diventate vere e proprie forme di sottomissione e tortura arrivando in molti casi all’uxoricidio. Per questo ritengo di una gravità inaudita le esternazioni di Monsignor Crociata”.

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