L'Avvocatura ritarda il ricorso: Pogliese resta sindaco - Live Sicilia

L’Avvocatura ritarda il ricorso: Pogliese resta sindaco

Legge Severino, inammissibile il ricorso per il Ministero dell'Interno. Ecco i particolari della decisione della Corte d'Appello.

CATANIA – Il sindaco Salvo Pogliese potrà continuare a guidare la città. Il reclamo avanzato dall’avvocatura di Stato, per conto del ministero dell’Interno, sulla sospensione degli effetti della Legge Severino, è stato ritenuto “inammissibile per tardività”. Così ha deciso la Corte d’Appello di Catania, prima sezione civile, nella camera di consiglio del 17 marzo scorso. Una notizia che era stata già anticipata qualche giorno fa da Antonio Leo del Quotidiano di Sicilia e che il nostro giornale ha approfondito carte alla mano.

Nei fatti, il reclamo entrava nel merito della decisione di reintegrare il sindaco nel suo ruolo a seguito della sospensione, in forza della Legge Severino, avvenuta dopo la condanna in primo grado per peculato in merito all’inchiesta delle cosiddette “spese pazze all’Ars”. Un reintegro deciso mentre dovrà essere la Corte Costituzionale a esprimersi circa la “censura” al decreto prefettizio che ha determinato la vacatio di alcuni mesi del primo cittadino dalla guida di Palazzo degli Elefanti.  

Nel concreto, l’avvocatura di Stato ha ritardato di ben due settimane la presentazione del ricorso. Ecco l’ordinanza della Corte d’appello che spiega cosa è avvenuto: “Considerato che risulta in atti, nè la circostanza ha formato oggetto di contestazione, che il reclamato provvedimento di sospensione cautelare è stato comunicato al reclamante il 5.12.2020 e che il reclamo innanzi a questa corte è stato depositato il 4.1.2021, ben oltre il termine di giorni 15, sicchè va dichiarato inammissibile poiché tardivo”. 

Pogliese può dunque continuare a guidare la macchina comunale. Claudio Milazzo, legale del sindaco nel procedimento assieme all’avvocato Eugenio Marano, spiega a Live Sicilia: “Intanto c’è da dire che resta in piedi il provvedimento sospensivo e il Pogliese resta nella sua funzione in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale”.

Dopodiché “in un o caso o nell’altro – aggiunge Milazzo – si riattiverà il processo relativamente all’annullamento degli effetti della legge Severino, ma sulla scorta stavolta delle decisioni della Consulta”.

Attualmente Pogliese è in attesa anche della sentenza d’appello circa il presunto reato di peculato (in primo grado è stato condannato a 4 anni e 6 mesi). “In caso di assoluzione – spiega ancora Milazzo – viene meno tutto. In caso di condanna in appello, invece, la legge Severino riconosce un ulteriore periodo di 12 mesi di sospensione”. 

Fonti di Palazzo degli Elefanti rilevano “come in nessuno dei tanti casi analoghi di sospensione della misura adottata per la legge Severino – apprende Live Sicilia – mai era stato avanzato ricorso avverso dall’avvocatura dello Stato al giudice di primo grado”.


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