Trapani, gli alberi della discordia: "Un passo indietro per la città" - Live Sicilia

Trapani, gli alberi della discordia: “Un passo indietro per la città”

"Non si riesce a capire perché sono state abbattute otto bellissime piante di pino domestico da parte dell'Amministrazione".

“Non si riesce a capire perché sono state abbattute otto bellissime piante di pino domestico da parte dell’Amministrazione di Trapani. Le piante non avevano nessun problema fitosanitario, pertanto avere abbattuto rappresenta un passo indietro verso il rispetto del verde pubblico in questa città. Che ricordo ha 5 mq/di verde per abitante, rispetto ai 35 mq/per abitante della media nazionale. Mi dispiace che il Sindaco Tranchida abbia preso una decisione di tale importanza senza coinvolgere la cittadinanza e gli esperti della città. Quello che manca è il progetto che si vuole realizzare per via Virgilio, le motivazioni che hanno portato a ciò”.

Il caso è stato sollevato, in prima battuta, dall’agronomo trapanese Filippo Salerno che già negli anni passati si era espresso circa quello che, a suo dire, rappresenterebbe una gestione ed una visione non programmatica del verde pubblico nella città di Trapani. Stavolta le attenzioni sono poste sulla decisione dell’Amministrazione comunale di tagliare otto pini domestici che, da circa trent’anni, adornava la via Virgilio (una delle arterie di ingresso alla città e fra le più transitate). 

La decisione dell’assessore

Gli alberi, a quanto pare, erano diventati fonte di pericolo per l’incolumità dei passanti ed anche degli automobilisti. E sono stati tagliati. L’intervento, stando a quanto ci ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Trapani, Dario Safina, s’è reso necessario a fronte della relazione fornita dall’agronomo incaricato dal Comune e anche a seguito dell’invito del questore di Trapani a rimuoverli (nei pressi sorge il distaccamento della Polizia di Stato dedicato alle pratiche per gli immigrati), nonché per le considerazioni espresse dall’ufficio lavori pubblici che ha rassegnato l’impossibilità di ripristinare i marciapiedi stante l’eccessiva superficialità delle radici e l’impossibilità di tagliare le stesse considerato che sono fondamentali per evitare il tracollo della pianta. Una decisione che, però, ha sortito immediate polemiche e perplessità. 

Le polemiche

“Con quelle radici così superficiali non si poteva più mantenere un adeguato livello di sicurezza – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Dario Safina – nei lavori di somma urgenza, però, è già prevista la loro sostituzione con alberi di Giuda, tant’è vero che il lavoro prevede non solo il taglio come è sempre stato fatto ma anche l’estirpazione delle radici onde potere piantumare nuovi alberi”.

Una spiegazione che, però, non è servita a placare le polemiche e che ha prodotto anche l’intervento dell’associazione Erythros che, con il Comune di Trapani, ha siglato un accordo di collaborazione per ciò che concerne il verde pubblico in città.

“Siamo perplessi circa la decisione dell’Amministrazione Comunale – afferma la presidente del comitato, Elena Lombardo – intanto per la tempistica con la quale è stato preso questo provvedimento e poi per la scelta degli alberi in sostituzione dei pini domestici: non capiamo perché tutta questa fretta di intervenire, forse per via della sollecitazione del Questore? Secondo, gli alberi di Giuda non sono adatti ad una arteria coì grande e così densamente popolata, sarebbe meglio optare per dei lecci che crescono lentamente ma diventano alberi di una certa importanza e contribuirebbero, anche, ad abbattere la temperatura nei caldi mesi di afa estiva”. 

Si fanno sentire i consiglieri comunali

E dopo gli addetti ai lavori iniziano a farsi sentire anche alcuni consiglieri comunali che pongono diverse questioni di merito sull’abbattimento degli alberi. Come la consigliera Anna Garuccio, ad esempio: “Davvero qualcuno crede che trovando delle scuse come quelle fornite dall’assessore Safina si possa pensare che a Trapani si abbia cura del verde? O si riferiscono alle aree verdi in stato di abbandono? Perché l’unico verde che abbonda in città è quello delle erbacce in strada o nelle aiuole”.

Appare evidente che il taglio degli alberi di pino in via Virgilio, a Trapani, abbia destato grande stupore ed amarezza. Una polemica che ha sortito anche l’intervento pubblico del sindaco Tranchida. “Sono oltre che inutili le polemiche esistenziali da parte di qualche tecnico agronomo che, facendo un torto alla sua professione, nega l’evidenza dei fatti: quegli alberi di pino domestico, che notoriamente sviluppano l’apparato radicale in superficie si estendevano ad oltre 4 metri dal ciglio del marciapiede sul sedile stradale! Non era possibile allargare, pertanto, l’aiuola (cosa che recentemente abbiamo fatto in piazza della questura, come abbiamo fatto in tanti altri casi, per salvare tali alberi che, ribadisco, nn sono piante idonee da allocarsi in tali condizioni viarie (vedasi non in ultimo con i salici in via Salemi). Tagliando tali radici si comprometteva pericolosamente la staticità dell’albero e dunque la sicurezza pedonale. A meno che qualcuno non ipotizzi che era più facile trasferire la strada e far diventare parco pubblico via Virgilio”. 

Ma, come si suol dire, oltre al danno oggi si registra anche la beffa. Sono spariti, letteralmente, oltre trenta alberi piantumati lo scorso novembre in un’altra area verde della città. In quel caso gli alberi erano stati piantati grazie all’action group “Ora!” che, assieme alle associazioni Vergiara e Ares, si erano occupati di piantare pini di aleppo, carrubi, oleandri e mirti. Ma oggi, rispetto alle 35 piante inizialmente messe a dimora, sono rimasti solo due oleandri. Il resto sparito, pare dopo l’intervento di un mezzo della ditta che si occupa della pulizia del territorio che avrebbe fresato il terreno alberi compresi. 

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