Vaccini all'Ospedale militare di Messina, conto alla rovescia - Live Sicilia

Vaccini all’Ospedale militare di Messina, conto alla rovescia

A Patti un hub in locali ecclesiastici.

In principio, sarebbe stato protagonista e contenitore di ambizioni più autorevoli per l’insediamento del Palagiustizia bis (progetto ormai qui accantonato) ma il periodo storico della pandemia lo ha additato come ennesimo hub vaccinale. L’Ospedale militare di Messina, denominato “Caserma Scagliosi”, è un altro sito che convoglia una fetta molto popolosa di territorio e permette il suo raggiungimento dallo svincolo di Messina Centro. Da lunedì 12 aprile dalle ore 8:30 alle 16, dovrà essere in grado di includere sei postazioni per attivare le vaccinazioni di massa. Il Ministero della Difesa ha confermato di acconsentire all’integrazione del Presidio vaccinale della Difesa come utilizzo per i civili, in sinergia con il Comando Operativo Interforze e il Comando Logistico dell’Esercito. Ha trasmesso il comunicato formale al Commissario straordinario dell’Ufficio Covid -19 peloritano Alberto Firenze e al Dipartimento Militare di Medicina Legale della stessa “Scagliosi”, di cui il Colonnello Alfonso Zizza è il Direttore. A supervisionare tutte le manovre è proprio il Colonello Zizza che ha seguito la somministrazione dei vaccini all’Esercito e la loro distribuzione nell’ambito dell’Operazione “Eos”, a partire da questo stabile, verso tutta la Sicilia Orientale: da inizio marzo a una decina di giorni fa, sono arrivate migliaia e migliaia di dosi, con cui circa 4mila uomini della “Brigata Meccanizzata Aosta” sono stati immunizzati.

Il centro di viale Europa (fronte “Irccs Neurolesi – Ospedale Piemonte”) è già attrezzato per somministrare i sieri anti Covid – 19 e si sobbarcherà la mole della cittadinanza tra pochi giorni. Ed è sempre attraverso l’”Operazione Eos” che il punto vaccinale funzionerà non solo per i componenti dell’Esercito ma per chiunque realizzerà la prenotazione nel consueto sito web dell’Asp di Messina. In questi giorni, si spera entro stasera, ci dovrebbe essere l’apertura del nuovo calendario di vaccinazioni. Oggi, il Colonnello Zizza ha chiesto l’accreditamento dell’Ospedale Militare al portale sanitario, così la “Caserma Scagliosi” si tramuta in una vera enucleazione dell’Asp. Per quanto riguarda l’impiego del personale, ad essere reclutati sono sette ufficiali medici, cinque sottoufficiali infermieri, un ufficiale farmacista e quattro infermiere volontarie della Croce Rossa. I vaccini adoperati saranno tutti e quattro i tipi collaudati mentre per l’Esercito, come disposizione, è stato inoculato l’AstraZeneca. Domenica prossima o lunedì 12 aprile stesso, il Dipartimento Militare invierà i propri mezzi all’Asp per trasferire i vaccini nella sede del viale Europa. L’intenzione è quella di vaccinare 300 soggetti al giorno. Ricordiamo che, nella routine quotidiana, l’Ospedale Militare per il ramo della Medicina Legale coinvolge il bacino d’utenza di tutta la Sicilia e la Calabria: nel dettaglio, quattro Forze Armate, Forze di Polizia e Vigili del Fuoco.

L’Amministrazione di Palazzo Zanca rimarrà sempre in allerta, con il suo assessore delegato all’Emergenza, Dafne Musolino, per i siti comunali selezionati.

Lunedì 12 aprile, nella sede dell’Asp di Messina, è stata fissata una Conferenza di Servizi con tutti gli attori dell’Emergenza Covid – 19 per focalizzare il programma “PalaRescifina” e “Lumbi” di Taormina e per disporre gli atti propedeutici per la possibilità e l’affidamento dei lavori nei tempi strettamente necessari che cadranno nella prossima settimana. Si tratta di ratifiche obbligatorie come la concessione ufficiale all’Asp sia del Palazzetto dello sport sia del parcheggio taorminese, rispettivamente da parte del Management del Comune di Messina e di quello del Comune jonico. Oltre ai piccoli interventi per adeguare le strutture che equivalgono per lo più al rivestimento supplementare della pavimentazione e all’installazione di servizi igienici, l’Asp si deve preparare con la postazione informatizzata con la disponibilità del personale tecnico e dei computer.

Il primo comune del litorale tirrenico di Messina che ospiterà un altro hub vaccinale “extra ospedaliero” sarà Patti e lo farà con un’altra esclusiva per la provincia cioè all’interno di locali ecclesiastici. La cittadina detiene in sé un primato: quello di essere stata classificata “Covid free” (con soli guariti e zero nuovi contagiati) e attestata lo scorso 1° aprile dal Sindaco pattese Mauro Aquino. Il prossimo lunedì alle ore 9, la Concattedrale verrà restituita alla collettività nella sua nuova funzione, dopo aver superato ieri l’esame di idoneità, condotto sempre sul posto dal Direttore Generale FF dell’Asp di Messina Bernardo Alagna e dal Commissario dell’Ufficio Covid – 19 Firenze. Il punto vaccinazioni di contrada Santo Spirito verrà così adibito, per gentile concessione della Curia, su impulso del Primo cittadino Aquino e del vescovo di Patti Guglielmo Giombanco. La struttura potrà avvalersi di sei postazioni con le quali dovrebbe garantire l’inoculazione di 500 vaccini al giorno. Il sito va ad integrare il piano di potenziamento delle somministrazioni al centro di Patti dell’ospedale “Barone Romeo”, soprattutto perché, nei giorni scorsi, c’era stato un boom di utenti che attendevano l’erogazione sia di seconde dosi sia di prime con il vaccino “Moderna”, una situazione che ha determinato disagio, nonostante si trattasse di soggetti prenotati. Questa porzione di edificio unisce tutti i parametri richiesti perché assicura di aumentare la quantità di vaccinazioni, si propone con tutti i fattori igienico – sanitari, strutturali e logistici e rispetta pienamente le misure anti – Covid per la distanza sociale.

L’Azienda sanitaria provinciale e l’Ufficio Covid – 19 si sono incanalati nella strada orientata dal Commissario nazionale Francesco Paolo Figliuolo, che ha “suggerito perentoriamente” di tagliare il traguardo di una copertura quasi a tappeto per le vaccinazioni in tempi rapidi, recuperando aree in cui si costituiscano i centri ad hoc. L’hub di Patti negli spazi della Concattedrale potrebbe fungere da apripista per nuove concessioni di locali religiosi e rafforzare le esigenze della provincia, dopo l’opportunità servita sul piatto della zona jonica con il parcheggio Lumbi. E’ chiaro che ulteriori postazioni sono rappresentate dagli ospedali, per esempio, di Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto.


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