L'appello di Eco Sì a Draghi: "La Sicilia deve uscire dall'angolo"

L’appello di Eco Sì a Draghi: “La Sicilia deve uscire dall’angolo”

Il documento dell'associazione rivolto al premier
RECOVERY PLAN
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PALERMO – “E’ il momento che la Sicilia esca dall’angolo nel quale sembra ideologicamente relegata: non siamo una regione depressa o a rischio, ma dalle grandi potenzialità e piena di risorse, intelligenze, entusiasmi. Riteniamo, pertanto, di dovere ricordare al Governo di cambiare il punto di vista ad oggi prevalente sull’isola e di prendere finalmente in considerazione che la Sicilia può contribuire al rilancio europeo, ma deve essere messa nelle condizioni per farlo. L’Isola, infatti, può offrire all’Europa degli asset strategici vantaggiosi per tutto il continente. Ma può offrire tale contributo solo se si attrezza, con un grande processo di rinnovamento, di nuovo capitale fisico e umano e avvia riforme profonde”. Questo l’appello dell’associazione ‘Eco Sì’ (Ecologia, comunità e occupazione in Sicilia) al presidente del Consiglio, Mario Draghi. Si tratta di una associazione politico-culturale “nata dall’esigenza di dialogo e confronto – si legge sulla pagina Facebook dedicata – con quanti si stanno interrogando sul futuro e sulle possibilità di sviluppo della Sicilia, anche alla luce dei fondi del Recovery fund”.

“Il Piano di Rilancio e Resilienza Nazionale italiano deve offrire a tutto il paese e a ciascun individuo, in qualunque regione si trovi, una occasione per realizzare il suo progetto di crescita e di sviluppo individuale e comunitario – ancora l’appello -. È una costante raccomandazione Europea che i programmi e le politiche nazionali passino attraverso un processo di consultazione pubblica approfondito e pervasivo. È importante che il nuovo governo del paese sposi appieno la vocazione europea alla partecipazione dal basso e chiami tutti ad esprimersi”.

Tra i firmatari del documento figurano Maurizio Caserta, Massimo Fundarò, Bianca Guzzetta, Andrea Bartoli (Farm Cultural Park), Emiliano Abramo (Demos), Maurizio Carta (Urbanista dell’Università di Palermo), Nunzio Meli (già coordinatore delle Sardine Siciliane) e Valentina Chinnici (consigliera comunale di Palermo)

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