Isole Covid-free, duello tra la Lega siciliana e il governatore Bonaccini

Isole Covid-free, duello tra la Lega siciliana e il governatore Bonaccini

E il Pd regionale si schiera in favore della campagna di vaccinazione negli arcipelaghi

PALERMO – Sulla vaccinazione delle isole minori è ancora duello tra nord e sud del Paese. Da un lato il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che ha dato il suo stop all’ipotesi avanzata dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia, dall’altro la Lega, partito del ministro, e lo stesso Pd di Bonaccini, ma nella sua declinazione siciliana.

La Lega: “Bonaccini si occupi del Pd”

Oggi il segretario regionale della Lega, Nino Minardo, ha invitato Garavaglia ad andare avanti con l’iniziativa e a Bonaccini ha consigliato di “occuparsi” della riviera romagnola e dei problemi del Pd. Il governatore è tornato sull’argomento: “Io non ho nulla contro le isole minori che sono un patrimonio straordinario del Paese – le sue parole a ‘L’aria che tira’, su La7 -. Io voglio che le regole in questo Paese siano uguali per tutti, non chiedo altro. Anche presidenti della Lega hanno detto le stesse cose che ho affermato io in queste ore: passaporto vaccinale per permettere di cominciare a riaprire alcune attività che oggi sono chiuse o molto limitate. Poi bisogna riaggiornare i protocolli”.

Stefano Bonaccini

Bonaccini: “La Lega? Non sa cosa siano le istituzioni”

Poi la risposta a Minardo: “Io sono presidente dell’Emilia-Romagna, sono stato presidente della Conferenza delle Regioni per quasi sei anni. Forse serve un manuale di indicazioni su cosa siano le istituzioni a differenza dei partiti. Quando si fa il presidente della Regione così, come ho fatto il presidente della Conferenza a nome di tutti – ha concluso Bonaccini – si rappresenta anche chi non ti ha mai votato e non ti ha mai eletto: non c’entra nulla con la carica a proposito di come si vivono le istituzioni”.

Anche il Pd siciliano per le isole Covid-free

La pensa diversamente da Bonaccini, anche se si esprime con toni decisamente diversi, anche il Pd siciliano. “La vaccinazione a tappeto delle isole minori è una delle poche idee valide emerse in questa dura battaglia contro il Covid”, sostengono Franco De Domenico e Giuseppe Siracusano, rispettivamente responsabili del dipartimento Sanità e del dipartimento Isole minori del Partito democratico della Sicilia. “I governatori dovrebbero sapere, prima di parlare, che negli anni le isole minori sono state, sostanzialmente, private di servizi sanitari degni di questo nome, in ragione di una aziendalizzazione della sanità in cui i ‘numeri’ hanno giustificato i tagli indiscriminati”. Secondo gli esponenti dem siciliani “essere isole di un’isola è una condizione che comporta una serie infinita di limitazioni del diritto di cittadinanza, che vanno dalla libertà di spostamento alla tutela della salute, dalla difficoltà di accesso all’istruzione al diritto di un lavoro stabile che non sia quello stagionale che giustificano ampiamente la vaccinazione a tappeto di tutti gli abitanti”. Sulla bilancio i due esponenti del Pd Sicilia mettono anche gli investimenti infrastrutturali “sacrificati a favore delle comunità più ricche e più popolose, cosicché – evidenziano – basta un temporale per interrompere i collegamenti e isolare la popolazione per giorni”.

La Uil Sicilia in favore degli arcipelaghi Covid-free

Ed allora vaccinare a tappeto tutti gli abitanti delle isole minori, “il cui numero complessivo è inferiore a quello di un quartiere di una ricca metropoli del Nord – aggiungono De Domenico e Siracusano – è un atto di equità che può dare una speranza di sopravvivenza, non solo economica, alle comunità isolane”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche la Uil Sicilia, che con Claudio Barone ricorda come le vaccinazioni di massa possano anche “favorire la ripresa economica delle isole minori che vivono quasi solo di turismo”. La linea è condivisa anche dall’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana Mimmo Turano: “Rendere Covid-free le isole minori significa mettere nelle condizioni di ripartire a livello turistico e dunque economico territori che già per la condizione insulare sono svantaggiati e che senza l’immunizzazione subirebbero la concorrenza spietata delle isole spagnole e greche – le parole dell’esponente del governo Musumeci -. Il presidente Bonaccini invoca regole uguali per tutti ma credo che anche in questo caso non ci sia nulla di più ingiusto di fare regole uguali tra diseguali”.


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