Palermo col fiato sospeso: rischio zona rossa fino al 3 maggio - Live Sicilia

Palermo col fiato sospeso: rischio zona rossa fino al 3 maggio

Venerdì le nuove fasce di colori alle Regioni. La Sicilia rischia 15 giorni di massime restrizioni che nel capoluogo sono in vigore già dal 7 aprile
CORONAVIRUS
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PALERMO – Il Covid in Sicilia non frena la sua corsa. E alla fine di questa settimana, quando il ministero della Salute assegnerà le nuove fasce di colorazione alle regioni fino al 3 maggio, l’Isola rischia seriamente di passare dall’attuale zona arancione a quella di massima allerta: la zona rossa. E i palermitani, che vivono con le restrizioni previste dalla zona rossa dallo scorso 7 aprile, si profilerebbe fino al 3 maggio quasi un mese di massime restrizioni.

L’Italia migliora, la Sicilia no. Palermo trema

Così, mentre nel resto del Paese si va verso un alleggerimento delle misure di contenimento della diffusione del contagio, in Sicilia, e a Palermo in particolare, si assisterebbe a un nuovo giro di vite che rischia di mettere seriamente in ginocchio la già provata economia del territorio. Lunedì mattina alcuni commercianti allo stremo hanno manifestato davanti alla Regione il proprio malcontento. Il capoluogo dal 7 aprile scorso trascorre le sue giornate in zona rossa in uno scenario da lockdown. Strade del centro deserte, negozi per la maggior parte con le saracinesche abbassate, uffici pubblici e privati (come banche, Poste, studi professionali e attività del terziario in genere) con il personale quasi tutto in smart working e bar che ogni giorno battono record negativi di incasso per via della mancanza di clientela in giro per le vie del centro. Leggermente meno tragica la situazione nei quartieri residenziali o nelle borgate ma la situazione, a Palermo, è ai limiti della sopravvivenza per migliaia di operatori economici del commercio che guardano con grande paura alla sentenza che venerdì potrebbe allungare al 3 maggio la zona rossa della Sicilia e, quindi, di Palermo.

Indice Rt Sicilia sulla soglia della zona rossa

In Sicilia venerdì scorso l’Rt aveva raggiunto un valore notevole (1,22), sfiorando la soglie dell’1,25 che secondo i parametri del ministero fa scattare la zona rossa. Anche come previsione dell’evoluzione del dato, l’Isola non gode di un buon outlook dato che si attesterebbe fra le quattro regioni che hanno un’alta probabilità di peggiorare ulteriormente nei prossimi giorni.

Il report della scorsa settimana

L’ufficio statistica del Comune di Palermo lunedì mattina ha diramato i dati relativi alla settimana che si è appena conclusa. “I dati della settimana appena conclusa – osserva il responsabile dell’ufficio Statistica,  Girolamo D’Anneo –  mostrano per la quinta settimana consecutiva un peggioramento dell’emergenza sanitaria in Sicilia. I nuovi positivi in Sicilia sono 7831, l’11,8% in più rispetto alla settimana precedente, quando già si era registrato un incremento del 20,5%. Il numero degli attuali positivi è pari a 22971, 119 in più rispetto alla settimana precedente. Le persone in isolamento domiciliare sono 21652, 73 in meno rispetto alla settimana precedente. I ricoverati sono 1319, di cui 171 in terapia intensiva. Rispetto alla settimana precedente sono aumentati di 192 unità (i ricoverati in terapia intensiva sono aumentati di 18 unità). Nella settimana appena conclusa si sono registrati 77 nuovi ingressi in terapia intensiva (+11,6% rispetto ai 69 della settimana precedente). Il numero dei guariti (158478) è cresciuto di 7371 unità rispetto alla settimana precedente, anche se il dato risente della correzione apportata il 9 aprile, quando sono stati caricati guariti che non erano stati conteggiati nelle ultime due settimane. La percentuale dei guariti sul totale positivi è pari all’85,0%  (era l’84,6% domenica scorsa). Il numero di persone decedute registrato nella settimana è pari a 341, ma anche in questo caso il dato risente della correzione apportata il 9 aprile, quando sono stati caricati deceduti che non erano stati conteggiati negli ultimi mesi. Complessivamente le persone decedute sono 5038, e il tasso di letalità (deceduti/totale positivi) è pari al 2,7% (2,6% domenica scorsa). I ricoverati complessivamente rappresentano il 5,7% degli attuali positivi (i ricoverati in terapia intensiva lo 0,7%)”.

Proroga al divieto di vendita alcol dopo le 18

Intanto, il Comune di Palermo ha rinnovato l’ordinanza sindacale con la quale si vieta la vendita di alcolici dalle 18 alle 5 del mattino fino al 22 aprile, per il momento. “A seguito della dichiarazione della zona rossa – si legge sul sito del Comune – e al fine di ridurre il rischio di assembramenti, il sindaco Leoluca Orlando ha reiterato l’ordinanza che prevede il divieto di vendita degli alcolici. Pertanto, sino alla data del 22/04/21 compreso, con possibilità di rinnovo e di modificazione in relazione alla situazione epidemiologica e dei consequenziali provvedimenti emergenziali, sarà vietata a tutti gli esercizi commerciali e ai gestori dei distributori automatici la vendita di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione. Il divieto è valido su tutto il territorio cittadino dalle ore 18.00 alle ore 05.00 di tutti i giorni. Resta sempre consentita la vendita con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per attività di confezionamento che di trasporto. Le violazioni saranno punite con l’applicazione delle sanzioni previste per legge e, in particolare, ai sensi dell’art. 2 DL 33/2020, con l’applicazione della sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a euro 1.000. Nei casi in cui la violazione sia commessa nell’esercizio di un’attività di impresa, si applica altresì la sanzione obbligatoria amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni.

Orlando chiede uno screening nelle scuole

Il sindaco Leoluca Orlando ha scritto domenica una nota al presidente della Regione, alla Direttrice Generale dell’ASP ed al Commissario ad-hoc per l’emergenza Covid nella provincia di Palermo, con la quale “chiede di valutare l’avvio di una nuova e puntuale attività di screening scolastico nel territorio comunale o in quelle parti di esso, che sulla base dei dati detenuti appaiono attualmente a maggior rischio”.

“Da alcuni giorni – è l’incipit della missiva, indirizzata per conoscenza al Ministro della Salute, al Prefetto di Palermo ed al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale – si susseguono segnalazioni e appelli, anche rilanciati dalla stampa locale, legati ad una presunta grave recrudescenza di casi di positività al Sars-CoV-2, se non addirittura a casi di Covid-19 fra la popolazione scolastica. A seguito di ciò pervengono a questa amministrazione richieste di assunzione di provvedimenti ulteriormente restrittivi e limitativi dell’attività in presenza, aggiuntivi rispetto a quanto già previsto dal vigente Decreto-legge 44/2021 e dalla Ordinanza del Presidente della Regione 34/2021″. Il sindaco sottolinea che, come richiamato dal prefetto con una nota dell’8 aprile scorso,  “l’eventuale adozione di tali provvedimenti ulteriori, può avvenire solo in ‘casi di eccezionale e straordinaria necessità’ da motivarsi in relazione alla presenza sul territorio comunale, o parti di esso, di ‘focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus Sars-CoV-2 o di sue varianti'”. La nota si conclude con la conferma che “come sempre, da parte dell’Amministrazione comunale vi è la massima disponibilità a supportare con ogni mezzo tale attività”.

I dati sulle scuole sono arrivati oggi e a livello regionale parlano di uno 0,50 per cento di positivi. Insomma, un dato molto rassicurante. A Palermo, su 67.541 tamponi solo 218 positivi.

Venerdì le nuove colorazioni alle Regioni

Per Palermo e i palermitani è una settimana col fiato sospeso in attesa dei provvedimenti che prenderà il ministero venerdì prossimo, ma lo spettro di allungare a quasi un mese le restrizioni da zona rossa iniziate il 7 aprile si fa sempre più concreto. I dati degli ultimi due giorni, con la Sicilia terza per contagi giornalieri in Italia e Palermo che primeggia a livello regionale alimentano la preoccupazione in questo senso.


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