Focolaio in una sola scuola: l'emergenza a Marsala - Live Sicilia

Focolaio in una sola scuola: l’emergenza a Marsala

L'allarme lanciato dal sindaco Massimo Grillo che parla di 100 contagi ma la preside smentisce: "Sono meno".
PROVINCIA DI TRAPANI
di
4 min di lettura

MARSALA – Cento casi in una sola scuola marsalese. L’allarme è stato lanciato stamattina dal sindaco di Marsala, Massimo Grillo, dopo numerosi approfondimenti con gli organi scolastici e con le autorità preposte. Una situazione che, a detta del primo cittadino lilibetano, sarebbe responsabilità di chi, nei mesi scorsi, non ha risposto alle sollecitazioni pervenute e, in particolare, il sindaco di Marsala si riferisce alla richiesta che lo stesso aveva avanzato al medico scolastico provinciale chiedendo per alcuni istituti scolastici la chiusura per due settimane. Successivamente però la preside smentisce il sindaco.

“Ebbene – afferma il sindaco – il medico scolastico provinciale ha disposto la sospensione dell’attività didattica per soli due giorni e, ancor più grave, mi ha di fatto invitato a non alimentare fobie di contagio tra la popolazione. Quella nota è del 18 Marzo scorso e, forse, se si fosse intervenuti con la chiusura della scuola oggi non saremmo in zona rossa”. Stamattina, la conferma dell’allarmante situazione: Oggi una notizia grave e preoccupante giunge dall’Istituto Comprensivo Sirtori di Marsala, proprio l’istituto che, su input della dirigente, avevo segnalato all’Asp: sono circa 100 – tra alunni, operatori scolastici e loro familiari – le persone contagiate. Un dato che, con molta probabilità, è tra le cause dell’istituzione della zona rossa per la nostra città. E questo è avvenuto nonostante il comportamento responsabile e diligente dei dirigenti e degli operatori scolastici che hanno segnalato per tempo”. È quanto afferma il sindaco Massimo Grillo che ha voluto personalmente comunicare alla cittadinanza, tramite social, la realtà dei fatti. “Per i quali– aggiunge il sindaco – ho già inviato una nota al Presidente della Regione e al Commissario straordinario dell’Asp affinché si accertino le responsabilità di chi non ha vigilato”.

La preside smentisce

Rischia di diventare un caso politico l’allarme lanciato dal sindaco Massimo Grillo in merito ai presunti cento casi di contagi, fra studenti, loro genitori e personale scolastico dell’Istituto comprensivo Sirtori. A smentire il primo cittadino, sui numeri, è la dirigente scolastica dell’istituto Katia Tumbarello: “ La scuola non è attualmente un focolaio – afferma la dirigente dell’istituto – né ci sono contagi su larga scala; nella pratica delle cose il Sindaco mi ha chiesto ieri il numero dei contagiati contraddistinti per alunni, famiglie e personale scolastico dal 8 marzo. Come ben sapete, per 6 mesi la scuola non ha avuto contagi da sarscov 2 se non unità sporadiche ed isolate che hanno interessato singole famiglie, nessun altro contagio è avvenuto tra compagni di classe o adulti”.

I contagi sono meno

I contagi ci sono stati, lo ammette la stessa dottoressa Tumbarello, ma nulla che si avvicini ai numeri forniti da Massimo Grillo prima sulla pagina Facebook istituzionale del sindaco e poi con tanto di comunicato stampa: “il 12 marzo è stato registrato un episodio anomalo di 2 classi con relativo personale scolastico, per cui è stata mia premura bloccare immediatamente l’attività proprio per l’anomalia della situazione che non aveva precedenti eventi similari. Si tratta di circa 24 alunni e lì è finita”.

I due plessi interessati (in pratica un modulo a scavalco) sono rimasti chiusi per nove giorni.Al rientro a scuola, però,quattro famiglie estranee alle classi precedenti hanno dichiarato la loro positività (e successivamente risultarono positivi i loro figli).

La dirigente scolastica snocciola dati e fatti, nel tentativo di rasserenare i suoi studenti e le loro famiglie: “Poiché la matematica non è un’opinione e il calendario non può essere modificato a piacimento è chiaro che il “focolaio” di 24 bambini non ha a che fare con le 4 famiglie positive dopo 10 giorni e con plessi chiusi. Il sabato di Pasqua (scuola chiusa da 3 giorni) arrivò una comunicazione di positività presunta (test rapido) di un altro alunno ancora e confermata 8 giorni dopo (e ribadisco che la scuola era chiusa per le vacanze, non abbiamo avuto notizia di presunti sintomi manifestatisi in classe o altre dichiarazioni da parte delle famiglie). Venerdì 9 aprile questa presunta positività è stata confermata e l’ufficio si è adoperato per fare il tracciamento”.

In pratica, i casi dal 12 marzo ad oggi, dei bambini risultati positivi sono 41, il resto è da ricondurread alcuni dei loro familiari e a personale scolastico. “Il plesso Morante di contrada Cozzaro è totalmente esente da questa situazione di procurata allerta; il plesso San Leonardo ha praticamente un caso derivato da uno studente viaggiatore mai rientrato dopo le vacanze pasquali. I plessi Sirtori,Pestalozzi e Livatino vivono un destino incrociato da doppi turni che sarebbe stato più agevole gestire se l’Ente Locale avesse fornito i locali come è dovere fare secondo la norma (ancora più doveroso in tempi di pandemia).Fortunatamente non si registra alcun caso tra un turno antimeridiano ed uno meridiano proprio per la dovizia di sanificazione e pulizia gestita dal personale ATA e la precisa e puntuale attività di sorveglianza svolta dagli insegnanti. A tal proposito confermo che tutti i giorni vengono usate le macchine sanificatrici con particolari prodotti chimici che abbassano il rischio di contatto da visus. La situazione anomala, ormai rientrata, si riferisce sempre a quelle due classi che hanno avuto, oltre all’impennata di contagi, anche una carica virale altissima ma le famiglie hanno, con grossi, sacrifici, osservato l’isolamento fiduciario e quanto dovuto in questi casi. La situazione di pericolo è pressochè inesistente”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI