Ex fiera di Messina: un nuovo edificio e un lungomare con aree da diporto - Live Sicilia

Ex fiera di Messina: un nuovo edificio e un lungomare con aree da diporto

Sette milioni e mezzo il costo dell'opera all'ex Quartiere Fieristico, i lavori dureranno 11 mesi. VIDEO
LE NUOVE OPERE
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MESSINA – Sette milioni e mezzo di euro è il costo dell’opera all’ex Quartiere Fieristico, la sua attuazione durerà quasi 11 mesi. La riqualificazione del tratto di mare, forse, più incantevole della Porta della Sicilia partirà dalla costruzione di un edificio all’interno di questa Cittadella, con vista sulla Madonnina dello Stretto e sul Porto Storico di Messina. A sparire prima di tutto è stato l’ex Teatro in Fiera di Messina, i cui lavori di abbattimento sono decollati a metà febbraio scorso (l’11). C’è chi ha interpretato questa demolizione come la morte di un altro pezzo di storia e cultura della città e chi ha additato questo progetto come un esempio di edilizia, seppur a basso impatto ambientale, che non esalterebbe l’affaccio a mare come quel belvedere merita, anzi potrebbe solo oscurarlo, con una qualche congettura di troppo sugli interessi dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto che avrà uffici più spaziosi e moderni.

Ma la presa di posizione giunge puntuale da parte del Presidente dell’AdSP dello Stretto, Mario Mega, che immagina di incardinare questo inizio nella realizzazione di uno splendido Lungomare (per ora “Boccetta – Annunziata”, dal nome delle zone che abbraccia) che attraversi tutto il litorale della zona nord, passando sulle aree del Demanio dello Stato e vada a collegarsi con l’esistente pista ciclabile. I cittadini peloritani “sognano” di ammirare e beneficiare di una meraviglia del genere, anche più attrezzata e godibile del lungomare di Reggio Calabria. Parliamo di piste ciclo-pedonali funzionanti, spazi a verde corredati dei servizi, aree da diporto, panchine e giochi per bimbi e, attenzione, eliminando i traghetti privati dalla Rada San Francesco, in concessione da anni al gruppo di navigazione “Caronte &Tourist” (come afferma Mega nell’intervista video) e traslocandoli al Porto di Tremestieri, quando questo sarà ultimato. «Stiamo preparando tante attività contemporaneamente, entro l’anno, per esempio nella zona Falcata ed anche a Milazzo – dichiara il Presidente dell’AdSP dello Stretto -. Tra queste, c’è la progettazione collettiva di idee (se ce la facciamo entro l’estate) per sviluppare l’estensione della Passeggiata a mare in Fiera, all’ex Gazometro, alla spiaggia del Ringo fino alla foce del Torrente Annunziata. Quando, fra tre anni, la Rada San Francesco sarà libera, noi dobbiamo replicare ‘Pronti via’ con quei progetti di riqualificazione territoriale. Vogliamo chiamare e rafforzare il rapporto con gli Ordini professionali coinvolti, i cui pareri si dovranno armonizzare con l’Amministrazione municipale che pianifica l’utilizzo delle aree sul filo conduttore del Piano Regolatore Portuale e con il nostro Piano operativo triennale. Non si può costruire consenso senza costruire altri consensi. Anche per la stessa Passeggiata a Mare, si deve capire se si intenda mantenere lo spazio piastrellato o alternare gli spazi verdi dalla cosiddetta ‘Marina del Nettuno’. In ogni modo, la Commissione di Gara dovrà stabilire chi formula il progetto».

Una nuova fondazione

Mentre il rilancio territoriale del Waterfront ha bisogno di più tempo e si notano solo le macerie del vecchio teatro con un cantiere aperto, ci si sta convincendo poco alla volta che rimpiazzare la struttura con una nuova, per ragioni di costi, è la scelta più ovvia e che possa essere una commistione di usi. «Altra novità – rivela tra le righe da Mega – è che la ‘nuova creatura’ potrebbe essere gestita da una nuova Fondazione che il Comune di Messina, pare, stia coltivando nei suoi programmi».

La nuova struttura

Lo stabile (lungo 80 metri, largo 10 ed alto 7 circa), permetterà di allargare un po’ il marciapiede che costeggia il Viale della Libertà e conterrà al piano terra: un vasto atrio di accesso, tre sale (sala conferenze e spettacoli, sala di rappresentanza e saletta riunioni) e servizi per gli avventori. Si stanno studiando delle modifiche quali l’azzeramento di barriere e cancellate nell’ex Quartiere Fiera, oltre fatto che attualmente pure il transito verso la Passeggiata a Mare dal Viale della Liberà è ostacolato da recinzione e dalla rete tranviaria. Il primo piano ospiterà invece gli uffici dell’Authority, quelli che hanno fatto storcere il naso a qualcuno.

L’altro ieri, approvata la perizia di variante per il Padiglione 2 e il completamento del portale d’ingresso per rimettere in moto i lavori. Per quelli successivi, denominati dal 12 al 15, si deve agire con un nuovo progetto, gara d’appalto e apertura di un altro cantiere. La loro destinazione è solo per mostre e spazi espositivi, a causa del vincolo della Sovrintendenza ai Beni Culturali che vuole il recupero conservativo e risanamento strutturale. L’area che comprende questi quattro padiglioni è chiusa e circoscritta.

L’ex Irrera a mare

Altro capitolo è l’edificio che accoglie l’ex Irrera a Mare, anche questo delimitato e interdetto al pubblico, in attesa di cosa si decida di fare per aprirlo alla fruizione urbana e sistemare tutta la Passeggiata. L’ex Irrera a Mare è soggetto a tutela di proprietà da ente pubblico e si deve valutare l’opportunità di conservarlo o buttarlo giù (vi rimandiamo sempre all’intervista video del Presidente Mega). Esiste una norma di carattere generale per quegli edifici che sono costruiti da più di 50 anni di vita, ai fini dell’interesse a conservarli che siano o meno di pregio architettonico, da rispettare, com’è stato per l’immobile dell’ex Teatro in Fiera.

«La memoria non è il fabbricato, non ha vincolo diretto come possono avercelo la Chiesa dei Catalani o la Madonnina – aggiunge Mega -. Abbiamo conservato il portale. Se individuo nell’ex Irrera un intralcio per il magnifico panorama, per me è una considerazione di carattere politico. Ci sarebbero le condizioni per creare una passeggiata unica. Poi, dovremo avvantaggiare il Piano Regolatore Portuale da Boccetta a Annunziata e costituire strutture per diporto, incrementando commercio e turismo. Io penso a un Parco Lineare lato mare che non presume che ci sia separazione tra fascia diportistica e città. Le zone di interfaccia sono molto limitate. Io spiego una mia suggestione che sto proponendo all’Amministrazione comunale e al Consiglio Comunale per avviare un meccanismi di dialogo più vasti».

Procedendo dall’ingresso Fiera verso il serpentone degli imbarcaderi e alle spalle dei padiglioni mostre, c’è poi tutta l’area di circa 15mila metri quadrati, su cui si vuole innalzare un Parco Culturale Ricreativo con un possibile anfiteatro che deve nascere nei vari padiglioni limitrofi all’Hub vaccinale.

A coordinare il progetto esecutivo è il Responsabile Unico del Procedimento dell’intervento in esecuzione è l’ingegner Massimiliano Maccarone dell’Authority. Ad aggiudicarsi l’appalto è stato l’Ati Consorzio Stabile Progettisti Costruttori – Beico srl.

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