I parenti del pizzaiolo ucciso: "Via la salma da quella tomba"

I parenti del pizzaiolo ucciso: “Via la salma da quella tomba”

Gli avvocati spiegano che subito dopo il decesso i rapporti fra le famiglie della vittima e della moglie si erano incrinati.

PALERMO – I parenti del povero Sebastiano Rosella Musico chiedono di spostare la salma dalla tomba della famiglia della sua presunta assassina, dove finora è ospitata. Un gesto forte che non matura all’indomani della sconvolgente notizia secondo cui sarebbe stata la moglie Loredana Graziano ad ucciderlo con il cianuro.

Gli avvocati Salvatore Sansone e Salvatore Di Lisi spiegano infatti che subito dopo il decesso i rapporti fra le famiglie della vittima e della moglie si erano incrinati.

“Già da mesi eravamo in attesa degli esiti della perizia autoptica che già il 15 febbraio 2020, la Procura della Repubblica di Termini Imerese aveva disposto per le verifiche tecno-scientifiche finalizzate ad accertare le cause della morte del Rosella Musico – spiegano i legali -. Con la misura applicata alla signora Graziano Loredana prende corpo l’odioso sconvolgente sospetto che egli abbia potuto subire una tragica sorte per mano della moglie.
Al dolore per la perdita del proprio congiunto si aggiunge oggi per i nostri assistiti un dolore ancora più grande – aggiungono -. Per i suoi inspiegabili atteggiamenti di scarsa compassione già all’indomani dei funerali del povero Sebastiano, i rapporti familiari erano cambiati tanto da indurre i nostri assistiti a chiedere formalmente, all’esito dei disposti accertamenti autoptici eseguiti ad un anno di distanza dalla morte, che il corpo del loro nostro caro fosse inumato nella tomba della famiglia Rosella Musico”.

Una richiesta che ora viene inoltrata di nuovo, tenendo conto della ordinanza di custodia cautelare emessa ieri. Gli avvocati Sansone e Di Lisi anno contribuito con delle indagini difensive a fare luce sulla vicenda. Ci sono ancora dei particolari da chiarire.

Ad esempio risulterebbero quattro accessi della vittima al pronto soccorso per motivi di salute nei mesi precedenti alla morte. Il povero pizzaiolo più volte si è sentito male, non si esclude che la causa fosse l’ingerimento del farmaco anticoagulante che sarebbe stato somministrato a Rosella Musico prima di essere ucciso con il cianuro.

Al pronto soccorso sarebbe giunto accompagnato dalla moglie ed anche dall’ex amante che adesso l’accusa.

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