Pergolizzi: "Per Palermo ci sarò sempre" - Live Sicilia

Pergolizzi: “Per Palermo ci sarò sempre”

“Avevo capito che il Palermo voleva Boscaglia, lo seguiva, già parlavano“
CALCIO - SERIE C
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PALERMO – Rosario Pergolizzi è nel cuore dei tifosi palermitani. È l’unico a poter vantare di aver vinto due campionati (uno Primavera e uno di Serie D). Il tecnico palermitano lo scorso anno ha riportato tra i professionisti i rosanero, ma in questa stagione è rimasto fermo a guardare.

“Il calcio di oggi – dichiara Pergolizzi ai microfoni de “Il Giornale di Sicilia” – non è facile, ci sono regole che non accetto, se non hai uno sponsor in D e in C non è facile allenare. Ho avuto qualche offerta ma poco convincente, preferisco stare a casa e aspettare”.

Io per il Palermo ci sarò sempre, per qualsiasi compito. Sono un tifoso, lo era mio padre che faceva le trasferte con gli ultrà di Vicè il pazzo, ogni tanto mi portava. E quando nel 1986 Veneranda mi convocò alla partitella del giovedì mi sembrò di sognare. Il Palermo mi cedette in prestito all’Olbia ma poi fallì”.

Pergolizzi, per tre partite, fu anche allenatore del Palermo di Zamparini in Serie A per sostituire Guidolin: “Sapevo che ero di passaggio, accettai perché non potevo dire di no, non mi ero fatto illusioni ma è stata una bella esperienza”.

Il tecnico al quotidiano parla anche della sua esperienza alla guida della Primavera: “Mi sentii come quando Ranieri vinse la Premier con il Leicester. A quella squadra avrei potuto chiedere tutto. E rilanciammo Hernandez che con Ballardini non giocava in A. Hernandez era pieno di orecchini e collanine, quando mi incontrava per strada se li levava di corsa…”.

Nel 2019 il ritorno a Palermo per guidare la prima squadra che ripartiva dai dilettanti: “Fui felice e devo ringraziare i dirigenti rosa per avermi scelto. Rosario Argento ha avuto un ruolo importante. Erano in tanti che aspiravano alla panchina del Palermo. Conoscevo il campionato, sapevo che non sarebbe stato facile. Squadre come Savoia o Acireale hanno dato l’anima per battere il Palermo. E avremmo vinto anche senza la sospensione, il nostro vantaggio di sette punti era troppo largo. Non ho avvertito la pressione dell’ambiente, non ho guardato in faccia nessuno come se combattessi una guerra”.

“A febbraio – continua Pergolizzi – avevo capito che il Palermo voleva Boscaglia, lo seguiva, già parlavano. C’era una specie di innamoramento che mi tagliava fuori. E poi forse il pubblico per la C si aspettava un nome più affermato. Il progetto era partito con me e lo avrei portato avanti con grande entusiasmo. Forse nella costruzione della nuova squadra avrei tenuto più giocatori dello scorso anno”,

“Per me questo organico – conclude il tecnico – vale il quarto-quinto posto. E poiché resto sempre un grande tifoso del Palermo dico che se arriverà a qualificarsi per i play-off questa squadra può essere una mina vagante, può battere chiunque”.

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