Dell’Utri: “Rafforziamo il centro e puntiamo sulle infrastrutture” - Live Sicilia

Dell’Utri: “Rafforziamo il centro e puntiamo sulle infrastrutture”

Il nuovo coordinatore regionale di Cantiere Popolare a tutto campo.
L'INTERVISTA
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2 min di lettura

L’avvocato nisseno Massimo Dell’Utri prende il timone del vascello di Cantiere Popolare. Il nuovo coordinatore regionale,  che ha mosso i primi passi nella giovanile dello scudocrociato, si intesta il delicatissimo compito di guidare il partito di Saverio Romano nel percorso ad ostacoli della crisi di maggioranza del governo regionale. E non solo. Il chiodo fisso della formazione politica, che a livello nazionale è legata a Noi con l’Italia di Maurizio Lupi, rimane la costruzione del grande centro. Un’operazione che in Sicilia sembra procedere con il vento in poppa.  

Dell’Utri, è diventato coordinatore regionale nel pieno di una crisi della maggioranza. Che effetto le fa?

“Non mi fa nessun effetto, ma sono consapevole che è una fase molto complicata per cui iniziare in un simile contesto è sicuramente più stimolante”.

Ci sono i margini per ricucire lo strappo?

“Assolutamente sì. Serve solo tanta buona volontà, sedersi attorno a un tavolino e programmare, vista  anche la situazione economica, un momento di rilancio della coalizione e delle iniziative del governo regionale per ripartire tutti quanti insieme. Lo impone anche la situazione sanitaria, del resto lo si è fatto a livello nazionale quindi a maggior ragione bisogna farlo a livello regionale”. 

Il cantiere del grande centro come procede? 

“Procede bene. Partiamo dalla carta dei valori sottoscritta da più di cento persone e nei prossimi giorni, covid permettendo, organizzeremo varie iniziative nei diversi territori.” 

Avete tentazioni da “politica dei due forni” in vista delle regionali? 

“Oggi il progetto è quello di rafforzare il centro all’interno del centrodestra. Il progetto nasce così. E’ anche vero che ci troviamo in un contesto nel quel le evoluzioni sono all’ordine del giorno. Per cui, mai dire mai. Ad oggi, il progetto è di rafforzare il centro all’interno del centrodestra e ragioniamo in questi termini”.

Parliamo di Cantiere Popolare. Come vi state organizzando sul territorio? 

“E’ un lavoro avviato da qualche anno. Sono già stati definiti dei coordinamenti in oltre 100 realtà territoriali. Abbiamo anche istituito dei dipartimenti tematici in cui ognuno si sta occupando di un determinato settore. Stiamo raccogliendo numerose adesioni non soltanto a livello istituzionale, ma soprattutto nella progettualità”. 

Una vostra battaglia imprescindibile per la Sicilia? 

“Senza dubbio quella per le infrastrutture. Indubbiamente la Sicilia va migliorata a livello infrastrutturale se vuole ottenere crescita e sviluppo. Reti informatiche ed infrastrutture vere e proprie: la battaglia è questa. Penso al Ponte sullo Stretto di Messina, all’hub portuale e all’alta velocità: la Sicilia deve sfruttare la sua posizione geografica strategica che la pone al centro del Mediterraneo”.

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