Capimafia, boss storici e pentiti: clan Santapaola, le condanne - Live Sicilia

Capimafia, boss storici e pentiti: clan Santapaola, le condanne

Si chiude il processo abbreviato Black Lotus.
MAFIA CATANIA
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Condanne pesantissime. Da 20 a 2 anni di reclusione sono le pene comminate dal gup Santino Mirabella al termine del processo abbreviato frutto dell’inchiesta Black Lotus, che nel 2019 ha sferrato un duro colpo ai gruppi dei Santapaola che operano tra Belpasso e San Pietro Clarenza. Un’operazione che ha coinvolto diverse generazioni di Cosa nostra catanese, tanto che nelle intercettazioni i ‘vecchi boss’ fanno una sorta di “scuola di mafia” sulla gestione (e le differenze) degli affari  tra Catania e i paesi. Alla sbarra capimafia, boss storici e anche collaboratori di giustizia. 

L’inchiesta, coordinata dai pm Andrea Bonomo e Alessandra Tasciotti, ha documentato le tensioni vissute nel 2016 all’interno del clan quando esce dal carcere, dopo oltre due decenni, il killer dei Malpassotu Carmelo Aldo Navarria, diventato poi collaboratore di giustizia (condannato a 2 anni). A sentirsi minacciato dall’ex boss dei Malpassotu è Pippo Felice (condannato a 20 anni) che in quel periodo aveva preso il controllo delle estorsioni da San Pietro Clarenza a Belpasso. Navarria avrebbe avuto la benedizione di Francesco Santapaola, figlio di Colluccio (condannato a 4 anni), per poter tornare a governare nel suo paese. Felice, forte dell’appoggio di Antonio Tomaselli, penna bianca (delfino degli Ercolano e condannato a 14 anni), non vuole lasciare il suo spazio d’azione. Le telecamere dei carabinieri immortalano le visite di penna bianca, accompagnato addirittura di Aldo Ercolano (figlio di Sebastiano), a casa di Felice per appianare la corsa al comando. 

San Pietro Clarenza è anche lo storico fortino degli Stimoli (condanne dai 16 ai 4 anni), vecchi boss santapaoliani. A Belpasso torna in auge il nome di Enzo Sapia (condanna a 11 anni), che avrebbe preso le redini del clan dopo l’arresto di Antonio Tomaselli nel 2017. A Lineri, frazione di Misterbianco, il centro di potere sarebbe stato nelle mani di Carmelo Distefano (14 anni di condanna), genero dell’ex malpassotu Carmelo Rannesi, pezzo da novanta della mafia catanese. 

Il gup Santino Mirabella, ieri mattina, ha letto la sentenza. Come detto pesantissima. Ecco tutte le condanne: Carmelo Ardizzone, 20 anni, Domenico Orazio Cosentino, 14 anni e 8 mesi, Carmelo Roberto Di Mauro, 4 anni e 4 mila euro di multa, Carmelo Distefano, 14 anni 9 mesi 10 giorni, Giuseppe Faro,  20 anni, Giuseppe Felice, 20 anni, Venerando Leone, 4 anni e 6 mesi, Gianluca Lo Presti, 14 anni, Salvatore Messina, 7 anni e 4 mesi, Corrado Monaco, 6 anni e 4 mesi e 26.666 euro di multa, Carmelo Aldo Navarria, 2 anni 8 mesi e 2.200 euro di multa, Stefania Lorena Politini, 4 anni 8 mesi e 4 mila euro, Gianluca Presti, 2 anni e 8 mesi e 2.200 euro, Mirko Presti, 2 anni e 8 mesi di reclusione, Vito Romeo, 4 anni e 6 mila euro, Francesco Santapaola, 4 anni e 6 mila euro di multa, Giuseppe Santonocito, 11 anni 1 mese e 10 giorni, Vincenzo Sapia, 11  anni 1 mesi e 10 giorni, Emanuele Spanò, 2 anni, Barbaro Stimoli, 11 anni e 4 mesi, Carmelo Orazio Stimoli, 10 anni e 8 mesi, Gabriele Salvatore Stimoli, 4 anni e 6 mila euro, Pietro Stimoli, 16 anni 5 mesi e 10 giorni, Antonio Tomaselli, 14 anni e 8 mesi. 

Assolto Angelo Arena dall’accusa di detenzione di droga.

Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra 40 giorni. 


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