Riforma dei rifiuti: la IV Commissione trova la quadra - Live Sicilia

Riforma dei rifiuti: la IV Commissione trova la quadra

Disco verde per il testo. Critiche dal Pd.


“Dopo innumerevoli sedute di commissione e la ricerca di ogni mediazione possibile, ritengo che siano state superate tutte le perplessità tecnico giuridiche che erano state sollevate anche dalle opposizioni.”
Così la Presidente Savarino al termine della seduta odierna della IV Commissione.

“Un testo in buona parte condiviso”

“Mandiamo in aula un testo in gran parte condiviso, tranne che per il numero degli ambiti di gestione (ato), i quali noi riteniamo debbano essere, almeno in prima applicazione, nove ovvero uno per provincia. Lo riteniamo sia per motivi organizzativi e logistici, che per contemperare il dettato legislativo del codice dell’ambiente, il quale intima che siano almeno di livello provinciale, con quanto richiesto dalla Corte dei Conti, che chiede di ridurle”, spiega.

“Approvare in tempo breve”


“Ora che la sintesi è stata trovata, mi auguro che l’Aula possa approvarla in breve tempo, perché sarebbe una risposta ottimale dopo che, grazie al Governo Musumeci, è stato approvato anche il piano regionale di rifiuti, che programma l’impiantistica in Sicilia. Semplificare, rendere trasparente e ridurre i costi della gestione e dell’organizzazione sarebbe un’ulteriore risposta data ai siciliani”, conclude.

Il plauso di Lo Curto

“Disco verde al ddl che riforma gli ambiti territoriali ottimali e il sistema di gestione integrata dei rifiuti. Oggi in Commissione Ambiente abbiamo approvato il testo che adesso approderà in Aula. E’ stato fatto un ottimo lavoro, del quale do atto alla presidente della IV commissione Savarino, che ha impegnato indistintamente i deputati di maggioranza e di opposizione”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana. “Appare doveroso ringraziare l’ex assessore Pierobon che aveva avviato un lavoro passato nelle mani dell’assessora Baglieri che ben ha operato in queste settimane per giungere al traguardo odierno. Si cambia finalmente pagina, dopo dieci anni dall’ultima riforma di settore che non ha brillato per efficienza ed economicità”, dice.

Tutte le novità

“Nella gestione dei rifiuti, si va ora verso nove soli ambiti (Ato) e le nuove Autorità di ambito (Ada), con responsabilità dirette dei sindaci. Il ddl ribadisce la preminenza del pubblico nel sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti e vincola anche le imprese private a precisi obblighi in caso di necessità di smaltimento al di fuori degli impianti pubblici. Sono certa che la nuova legge, non appena verrà approvata dal parlamento regionale, costituirà un unicum con il Piano Rifiuti voluto dal governo Musumeci e collocherà la Sicilia tra le regioni virtuose”, continua Lo Curto. “In questi anni ben si è fatto sulla raccolta differenziata che, adesso, grazie alle nuove norme di gestione dei rifiuti avrà un’ulteriore spinta. In questa direzione sono da registrare positivamente tutte le scelte del governo regionale orientare a finanziare impianti pubblici di smaltimento, raccolta, riciclo e valorizzazione dei rifiuti. In Commissione c’è stato un dibattito lungo e approfondito che, sono certa, eviterà tatticismi e dilazioni nella fase finale dell’iter che ora è di competenza dell’Aula, per dare alla Sicilia una riforma fondamentale”.

Pd fortemente critico

Di segno opposto il parere del deputato Anthony Barbagallo, segretario regionale del Pd. “Sul fronte rifiuti, la musica non cambia: il nuovo testo approvato in commissione Ambiente oggi con il voto contrario del PD continua a prevedere 9 ato e non 5 così come invocato sia dalla corte dei conti che dal governo nazionale. lnoltre, le SRR vengono cancellate – comprese alcune eccellenze come Kalat ambiente – con procedure farraginose che rischiano di mandare in tilt il sistema”. Lo dichiara il deputato e segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, al termine dei lavori della Commissione Ambiente dell’Ars. Restano in piedi tutte le perplessità sul ddl già espresse anche in precedenza: come si intendano raggiungere gli obiettivi per la differenziata, la mancata individuazione degli impianti puntando ancora sulle discariche ma senza prendere in considerazione il fabbisogno dei territori.
Approvati, invece, dalla Commissione due emendamenti del PD che prevedono la centrale unica di committenza per i rifiuti e il divieto di subappalto.
“In aula il PD – prosegue il deputato e segretario Dem – ribadiremo il nostro no a questa non riforma e proveremo a modificare, in meglio, un testo che riguarda un settore nevralgico per la Sicilia su cui il Governo ha sprecato, ancora una volta, l’occasione”.


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