Sono sei i sistemi turistici regionali a presentare i rischi più elevati di infiltrazione criminale nel tessuto economico: Campania, Sicilia, Lazio, Calabria, Lombardia, Puglia.
È quanto emerge dallo studio di Demoskopika che l’ANSA ha visionato in anteprima. Sul versante opposto, sono quattro le regioni a presentare una minore vulnerabilità, presenti nel cluster delle realtà con un rischio “basso” di infiltrazione economica: Marche, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige.
Il punto sul Mezzogiorno
Supera i 2,2 miliardi, di cui quasi 40% concentrati nel Mezzogiorno, il giro d’affari della criminalita’ organizzata derivante dall’infiltrazione
nell’economia legale del settore turistico. Lo calcola una
ricerca realizzata da Demoskopika elaborando dati ufficiali o da
fonti autorevoli che l’ANSA ha visionato in anteprima.
Alla sola
‘ndrangheta si attribuisce il 40% del giro d’affari complessivo,
e sono quasi 4.500 le aziende a maggior rischio di riciclaggio
associato a crisi di liquidita’ causata dalla pandemia. ‘Il
turismo in ginocchio per il Covid fa gola ai sodalizi
criminali’, dice il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio.
(ANSA).