PALERMO – Nello schieramento fatto da Pd e M5s e che a fine 2022 proverà a scalzare il centrodestra dalla guida della Regione Siciliana ci sarà spazio anche per i moderati. Si declinano così le dichiarazioni fatte all’Ansa dal sottosegretario alle Infrastruttture, Giancarlo Cancelleri, che delegando ogni decisione al gruppo parlamentare Ars però fissa dei paletti. “Dialogo con Forza Italia? La base operativa è il gruppo parlamentare – dice -. Il capogruppo Giovanni Di Caro ha le carte in regola per portare avanti le azioni di dialogo, decide lui assieme al gruppo se parlare con Gianfranco Miccichè oppure no. Non abbiamo preclusioni nella discussione con i moderati, ma certamente con chi sta al tavolo del governo Musumeci non è possibile”.
Di aperture al fronte dei moderati ha parlato nel week-end appena trascorso anche il deputato nazionale del Pd Carmelo Miceli: “Una grande coalizione riformista per vincere le amministrative di Palermo, tutte le scadenze elettorali successive e liberare il Paese dall’incubo del sovranismo”, è l‘idea lanciata da Miceli in una intervista a Livesicilia.
Tra M5s e Partito democratico, comunque, l’alleanza è “certa, concreta e genuina”. Cancelleri, che rivela di avere sentito il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo per parlare di alleanze nei Comuni che presto andranno al voto, parla anche dell’organizzazione del Movimento cinque stelle sotto la guida di Giuseppe Conte: “Un segretario politico M5s in Sicilia e in altre regioni? Sulla nuova struttura aspettiamo che Conte presenti il nuovo statuto e le nuove regole. Spero avvenga il prima possibile, l’ex premier ha parlato dei primi giorni di maggio”.
