Covid, le agenzie di viaggio: "Troppi dubbi sulla stagione estiva" - Live Sicilia

Covid, le agenzie di viaggio: “Troppi dubbi sulla stagione estiva”

Se la voglia di viaggiare è tanta, a mancare sono le prospettive di come e dove si potrà tornare a farlo

PALERMO – Agenzie di viaggio paralizzate dall’incertezza delle misure che saranno adottate. La voglia di ritornare a viaggiare è tanta, ma dall’altra parte c’è uno stop che continua a essere dettato dall’emergenza sanitaria in corso. Così i tempi di ripresa si allungano mettendo a dura prova la tenuta del comparto turistico che regna nell’incertezza.

Se la voglia di viaggiare non manca, a mancare sono le prospettive di come e dove si potrà tornare a farlo. Intanto, potrebbe essere replicato quanto sta avvenendo in Grecia con le sue isole «Covid-free», ma al momento questa resta solamente un’ipotesi E per la Sicilia e le isole minori rappresenterebbero un’ancora di salvezza. Dopo il Natale, il Capodanno e la Pasqua, gli agenti di viaggio vedono svanire anche i viaggi di primavera. I loro sforzi si concentrano, quindi, sull’estate, ormai alle porte e il patrimonio dell’Italia rappresenta un volano per l’economia del Paese.

“In questi mesi, in cui si poteva viaggiare soltanto per motivi certificabili – dice Viviana Manfrè, titolare di una storica agenzia di viaggio di Palermo e portavoce di “Facciamo gruppo”, che racchiude agenzie di viaggio e tour operator – staccare un biglietto ogni tanto non è stato sufficiente a coprire le spese di oltre un anno di pandemia”.

“Il turismo non è soltanto fatto di viaggi incoming – spiega Manfré – ma anche di quelli in out going, crociere, tour e soggiorni all’estero. Penalizzati, per esempio, i viaggi di nozze, non si sa ancora se si potranno prenotare viaggi a lungo raggio, a causa delle norme che cambiano continuamente. Noi siamo pronti, aspettiamo i clienti – dice Manfré – per l’estate le prenotazioni ricevute sono pochissime. Le vaccinazioni, così come le restrizioni che potrebbero essere adottate, limitano i progetti dei viaggiatori rendendoli sempre più confusi. Per esempio il 27 marzo scorso – dice – è partito il primo volo ‘covid-tested’ per le Canarie e poi il governo ha inserito la quarantena di cinque giorni al rientro”.

Secondo quanto annunciato dal premier Mario Draghi, l’Italia va verso una timida riapertura: dal prossimo 26 aprile sarà introdotta nuovamente a livello nazionale la zona gialla, e tutti quelli che risiedono nei territori ai quali sarà attribuito questo colore avranno più libertà di movimento. Se da maggio, tra regioni di colore giallo ci si potrà spostare liberamente, diverso sarà il criterio tra regioni di colori diversi. Probabilmente sarà introdotto un pass, seguendo quello che è il modello europeo.

Per incoraggiare i viaggi, i tour operator e le compagnie di crociera garantiscono le cancellazioni gratuite. “Come la scorsa estate – spiega Manfré – si prevede di vendere soprattutto tour, pacchetti mare o montagna in Italia e crociere nel Mediterraneo. Per quanto riguarda il medio raggio auspichiamo – aggiunge – le aperture verso la Spagna (isole Canarie e Baleari), le isole minori della Grecia, il Portogallo e il Mar Rosso. Anche se bisognerà capire – prosegue – se l’introduzione del passaporto vaccinale sarà d’aiuto, poiché la fascia delle persone vaccinate a oggi comprende gli anziani, i fragili e solo alcune categorie professionali. Si attende anche di sapere se sarà richiesto tampone obbligatorio in partenza e al rientro o un periodo di quarantena”. Il settore del turismo intanto continua ad arrancare e gli agenti di viaggio del capoluogo esprimono la necessità di avere maggiori certezze per la sopravvivenza delle loro attività.


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