No Covid, controlli e screening sospesi: "Il sistema è saltato" - Live Sicilia

No Covid, controlli e screening sospesi: “Il sistema è saltato”

Una fotografia preoccupante quella scattata dal segretario dell'Ugl Medici Lanteri, che lancia "un piano Marshall della sanità"

CATANIA – Tutti concentrati sul covid. Ma il resto delle patologie? Ci si continua ad ammalare. E, forse, anche di più rispetto al passato. Purtroppo i controlli, soprattutto quelli di screening e preventivi, sono stati per la maggior parte rinviati. Anche a data da destinarsi.

Il no Covid in stand by

“C’è un ritardo nelle prestazioni di molti mesi. Le attività ambulatoriali, tranne quelle indifferibili e urgenti, sono state messe in standby per l’emergenza Covid. Oggi abbiamo accumulato un gap sullo screening di varie patologie come infarti, ictus e neoplasie che sarà davvero complicato recuperare”. La fotografia – preoccupante – è scattata da Raffaele Tanteri, segretario regionale dell’Ugl Medici. La realtà è che sono state sempre garantite, ad esempio, le visite controllo ai malati oncologici già accertati, ma sono state sospese le attività di screening.  

“Saltato il sistema di prevenzione”

Il camice bianco catanese non tergiversa: “Il covid ha fatto saltare il sistema di prevenzione e inoltre molta gente non si cura perché ha paura del contagio negli ospedali che non sono considerati luoghi sicuri”. La conseguenza di questo ‘stallo’ nelle prestazioni ambulatoriali è quello di scoprire la patologia quando è necessario intervenire d’urgenza. A Catania purtroppo è successo: un paziente ha saltato i controlli per un anno e quando è finito sul letto della sala operatoria è stato scoperto che aveva una massa tumorale. “E in casi come questi la diagnosi precoce può salvare la vita”, chiarisce Lanteri.

Circolare per recuperare le prestazioni

L’allarme sui ritardi nel settore sanitario “no Covid” è arrivato da più fronti a Palermo. E pare esserci stata una prima, seppur formale, reazione da parte dell’assessorato regionale alla sanità.  Proprio in questi giorni è arrivata una circolare da parte del dipartimento epidemiologico che prevede il recupero delle prestazioni non erogate nel 2020. Nel documento si esortano le aziende a pianificare un programma di recupero. E già ad esempio i vertici Policlinico hanno contattato i vari responsabili degli ambulatori per avviare iniziative in tal senso. Ma a primavera inoltrata siamo ancora nella fase delle consultazioni. E purtroppo tra il dire e il fare, potrebbe esserci di mezzo l’estate. 

“un piano Marshall per la sanità”

A Raffaele Lanteri però non piace puntare il dito e poi rimetterlo in tasca. Il sindacalista preferisce la proposta alla vuota polemica. “Non vogliamo criticare tanto per farlo, ma proporre idee alla politica. Che potrebbe anche ritenerle valide”. Il sindacalista lancia un “piano Marshall per la sanità”.

Il camice bianco catanese inizia la sua analisi da un interrogativo: “Visto che stanno immaginando di recuperare le prestazioni, quando si apriranno quelle programmabili e differibili? Se non lo facciamo continueremo ad aggiungere ritardo su ritardo”. Il primo passo, dunque, è quello di sbloccare questo tipo di prestazioni. Nella visione del recupero invece Lanteri propone di “raccogliere le disponibilità di ciascun laboratorio e distribuire, attraverso un CUP unico, le prestazioni”.

“Ambulatori in una struttura Covid free”

Resterebbe la paura del contagio da contrastare, anche se pare molto diminuita visto quello a cui si sta assistendo nei pronto soccorso, che sono tornati ad essere sovraffollati. E non certo dai positivi al coronavirus. “Purtroppo l’indisponibilità delle prestazioni ambulatoriali programmabili – commenta – si traduce in un maggiore accesso nei Pronto Soccorso che vengono letteralmente invasi da ogni tipo di richiesta, anche da pazienti cronici ed ecco che le strutture sono stracolme”. 

Comunque Lanteri ha, anche, in questo caso un piano alternativo: “In attesa che si completi la campagna di vaccinazione, si potrebbe pensare di spostare le visite ambulatoriali in un’unica struttura Covid free. Il paziente potrebbe sentirsi più sicuro e non rimandare controlli e screening al dopo Covid”. Non dimentichiamo che la prevenzione è uno dei mezzi più efficaci per limitare i ricoveri ospedalieri. Continuando di questo passo, al termine della pandemia ci troveremo a lottare con un’altra emergenza sanitaria. 


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