“Una riforma inutile e pericolosa” - Live Sicilia

“Una riforma inutile e pericolosa”

Pd, M5S e CentoPassi bocciano su tutta la linea il testo che presto approderà in aula.

Pd, M5S e CentoPassi bocciano su tutta la linea il ddl Rifiuti approvato appena una settimana fa in commissione Ambiente dell’Ars. La corrispondenza di amorosi sensi tra le forze di opposizione al governo Musumeci cresce d’intensità di giorno in giorno. Complice una riforma sulla gestione dei rifiuti che all’unisono viene considerata “inutile e pericolosa”. Il deputato pentastellato Gianpiero Trizzino, il segretario del Pd Anthony Barbagallo e il presidente della commissione antimafia Claudio Fava hanno espresso tutte le loro perplessità sul tema in occasione di una conferenza stampa in remoto. 

Trizzino: “Una riforma pericolosa”

Il pentastellato Gianpiero Trizzino non usa mezzi termini per definire la riforma. “Estremamente pericolosa”. Il deputato ricorda che “si tratta del terzo tentativo del governo dopo i due falliti” e che su questo disegno di legge “l’Anac e persino il servizio studi dell’Ars sono critici”. E non solo. “Ci sono profili di incostituzionalità, si prevede il trasferimento del personale dalle Srr, società di diritto privato, alle Ada, società di diritto pubblico: e come si sa in una società pubblica si entra per concorso”, argomenta. Trizzino esprime molti dubbi sulla tempistica di un’operazione estremamente farraginosa e sui tempi troppo stretti per una qualsivoglia forma di rodaggio della riforma. Poi sferra un colpo di fioretto all’indirizzo dell’esecutivo. “Musumeci parla di gestione pubblica ma poi vuole fare i termovalorizzatori, quindi in automatico apre ai privati: in quattro anni non è riuscito a fare un buco per la settima vasca a Bellolampo, figuriamoci se riesce a fare un termovalorizzatore”, attacca.

Fava: “Monopolio privato intatto”

Gli fa eco l’onorevole Claudio Fava. “Una legge dannosa e inutile”, dice senza peli sulla lingua. Fava contesta l’aumento dei centri di spesa e l’assenza di un intervento strutturale in grado di sradicare la condizione di monopolio che da sempre caratterizza il settore in Sicilia. Una riforma che sarebbe un semplice “intervento di maquillage sulla governance”. “Manca un’idea strutturale che modifichi questo sistema, l’unica possibile è la gestione pubblica per sottrarre il monopolio ai privati”, argomenta. Poi attacca frontalmente l’esecutivo. “Questo non è accaduto perché probabilmente non c’è interesse per motivi di consenso a toccare interessi consolidati”, dice. Un’idea corroborata dal fatto che ”hanno concesso proroghe a discariche sulle quali pendono inchieste giudiziarie particolarmente gravi”. 

Barbagallo: “Non risolve nessun problema” 

Nemmeno il segretario del Pd, Anthony Barbagallo, lesina dure critiche al governo Musumeci e al testo che passerà al vaglio del voto in aula. “Siamo molto preoccupati perché il testo sui rifiuti è cervellotico e non risolve nessun problema”, esordisce. Poi fa un excursus storico finalizzato a evidenziare la fallacia dell’intervento legislativo in esame. “Cinque anni fa, la Corte dei conti rilevò due questioni: il numero eccessivo di Ato e la necessità che le Srr dovevano essere pubbliche. Ci chiediamo come mai il governo Musumeci non sia mai intervenuto per correggere questo sistema”, spiega. “Anzi, sugli Ato si incaponisce prevedendone addirittura nove, mentre la trasformazione delle Srr da private a pubbliche (gli articoli 11, 15 e 17) rientra in una procedura cosi tortuosa che non basteranno 20 anni”, argomenta il deputato dem che evidenzia come il vero tallone d’Achille della gestione dei rifiuti nell’isola, cioè il subappalto, rimanga nei fatti irrisolto. La palla adesso passa all’aula.

La nota al vetriolo dei sindacati

Opposizioni a parte, la riforma oggi incassa un’altra pesante bocciatura. “La proposta del governo regionale di istituire le nuove Autorità d’Ambito, le cosiddette ADA in sostituzione delle SRR, non è un valore aggiunto al già precario sistema di gestione dei rifiuti siciliano che risente invece e senza alcun dubbio, della carente dotazione impiantistica dell’isola”, scrivono in una nota i segretari generale della Fit Cisl Sicilia Dionisio Giordano e regionale Uiltrasporti Pietro Caleca. “Ha tutto il sapore di un’opera di distrazione di massa il tentativo di immaginare che, dopo il superamento dei 27 ATO rifiuti, la cui messa in liquidazione ricordiamo non essere affatto completata, la successiva creazione delle 18 SRR il cui avvio funzionale ha scontato notevoli ritardi ma oggi in buona parte recuperati, possa essere l’istituzione delle ADA la soluzione alla atavica difficoltà siciliana di gestire con efficienza la spazzatura prodotta nell’isola”, aggiungono. E avanzano una proposta all’assessore Baglieri: mettere da parte il testo e ricorrere invece a “correttivi alla vigente legge 9/2010”.


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