Cinzia Pennino che non morirà mai

Cinzia che non morirà mai

La celebrazione per la professoressa del 'Don Bosco'.

Che cos’è questa morte se, adesso, sul monitor scorrono soltanto scorci di vita? Cinzia Pennino, di cui ricorre il trigesimo, professoressa del ‘Don Bosco’, insieme con i suoi ragazzi. Con i suoi amici. Con quelli che amava e che l’hanno amata, in luoghi vicini e lontani. La celebrazione in diretta, nello spazio esterno dell’istituto e trasmessa in streaming, è preceduta da un collage di immagini messe insieme con tenerezza. Allora che cos’è questa morte?

La Messa è officiata da don Enzo Volpe, grande e generoso salesiano. Grande anche nel corpo che appare un po’ incurvato. Ha avuto il Covid, don Enzo, e l’ha superato. I segni si vedono, soprattutto la speranza che non si è arresa nella tempesta. La musica sale verso la sera con leggerezza portata dal fiato e dalla voce del coro gospel, il ‘coro di Cinzia’, perché il canto è sempre la misura dell’anima.

E c’è la prosa della commozione, nelle parole del direttore don Domenico Saraniti. In prima fila, i genitori di Cinzia Pennino e Lucy, sua sorella. Don Enzo si abbassa la mascherina e racconta la storia di questa separazione che, in fondo, è la storia di tutte le separazioni. Un momento da attraversare, nonostante lo smarrimento. Con l’esortazione. “Non dobbiamo avere paura”. Ci sono i ragazzi che stanno passando l’inverno più duro nel cuore della loro primavera. Ma anche gli adulti hanno l’angoscia di chiunque, negli occhiali appannati, nello sguardo, sopra la mascherina: e come potrebbe essere diversamente? Da quando viviamo un tempo pandemico, gli occhi sono diventati l’unico presidio della nostra espressività. E hanno cominciato a parlare, a cantare.

Come canta il coro gospel, con qualcosa di più della bravura: l’anima. Lucy Pennino, sorella di Cinzia, va al microfono: “Siamo stati travolti da un’ondata d’amore. Grazie ai ragazzi che hanno voluto bene a Cinzia, grazie a quelli che ancora le scrivono, che la sognano”. E forse saranno le lacrime, o forse le voci che si intrecciano: ti vengono addosso quei sogni, con una vibrazione bianca che racconta un altrove. Perché se uno sogna, prima o poi, si sveglia. E nell’amore di tutti già sappiamo che Cinzia Pennino non morirà mai.


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