Una torta a forma di fallo per l'ex: assolto

Una torta a forma di fallo per l’ex: assolto

Cade l'accusa di stalking e regge solo di ipotesi di minacce telefoniche

PALERMO – È caduta l’accusa di stalking e ha retto soltanto quella meno grave di molestie telefoniche.

Per l’imputato, N.O., 52 anni, il giudice per l’udienza preliminare Giuliano Castiglia ha deciso una condanna a tre mesi e venti giorni.

Ci sono voluti 5 anni di processo. Non non ha retto l’ipotesi che l’uomo, pur di riconquistare una donna brasiliana con cui era stato fidanzato, aveva finito per divenire ossessivo e minaccioso.
Nella denuncia dell’ex di parlava di appostamenti, telefonate anonime, pedinamenti, recapito pressoché giornaliero di fiori. Ad un certo punto, però, la strategia sarebbe cambiata: perduta la speranza di riconquistarla avrebbe iniziato ad offenderla.
Si sarebbe addirittura spinto fino al punto da fare recapitare alla donna una torta a forma di fallo. Sul punto, però, non c’è la prova che fosse lui il mittente del singolare regalo.

Gli avvocati della difesa, Alessandro Martorana, Elo Lo Bello e Giammaria Saitta, hanno risposto punto su punto alle accuse. Nessuna minaccia, nessuna molestia, nessun pedinamento: viveva a poca distanza dalla donna, ecco perché la incrociava spesso. Già al Riesame nel 2017 era stato eliminato il divieto di avvicinamento che era stato inizialmente imposto all’uomo.

Alla fine ha retto il solo capo di imputazione delle minacce telefoniche che nulla però avevano a che fare con la relazione sentimentale naufragata visto che l’insistenza dell’imputato era dettata, sostiene la difesa, solo dalla necessità di recuperare 5.000 dati in prestito alla donna.


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