Bonus per i dipendenti Seus, i sindacati: servono tempi certi e garanzie - Live Sicilia

Bonus per i dipendenti Seus, i sindacati: servono tempi certi e garanzie

"Non è più tempo di annunci, ora risposte"
CORONAVIRUS
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“Date certe e provvedimenti esigibili. Per tutto ciò che riguarda la Seus, non ci accontenteremo più di annunci e promesse”. Netta la posizione delle federazioni regionali Fp Cgil e Cisl Fp che, dopo la comunicazione relativa al via libera per le risorse da destinare ai bonus Covid per i dipendenti della partecipata, chiedono ora al governo regionale atti concreti e una programmazione temporale definita in merito alle indennità aggiuntive.

“Troppe volte – dicono i segretari generali Gaetano Agliozzo e Paolo Montera – i lavoratori del settore emergenza e urgenza si sono visti mettere da parte, e questo nonostante il loro impegno in prima linea nel contrasto alla pandemia. Ancora oggi, sono tante le domande senza risposta e gli appuntamenti disattesi, a cominciare dal rinnovo della convenzione di servizio con la Regione, atto che avrebbe, appunto, dovuto fornire soluzioni a numerose questioni aperte. Le scadenze annunciate vengono sempre e inesorabilmente spostate in avanti. Ma non è più tempo di procrastinare, in particolare sul bonus Covid, dopo questa terribile terza ondata di contagi. Quindi – concludono i segretari – o avremo garanzie di pagamento in tempi certi o siamo pronti a portare in piazza la protesta di questi lavoratori per far sentire all’azienda e al governo regionale che la pazienza è finita”.

Sulla vicenda interviene anche la Uil Fpl Sicilia: “Tempo scaduto, siamo pronti alla manifestazione”, sostiene il sindacoto guidato da Enzo Tango, che contesta il mancato trasferimento delle risorse alla Seus da parte dell’assessorato alla Salute: “La gestione è allo sbando e ancora oggi non c’è certezza su quando saranno erogate queste somme ai lavoratori. Ci sono allarmi che paventano una gestione inadeguata e superficiale, non possiamo giocare sul dramma Covid”.

“I lavoratori della Seus 118, da oltre un anno in prima linea nel fronteggiare l’emergenza Covid-19, sono ormai stanchi: i bonus promessi non sono mai arrivati e finora si sono susseguiti solo annunci rimasti lettera morta. Non si può lodare chi in piena pandemia ha sempre garantito i servizi essenziali e poi non riconoscergli un’adeguata gratificazione. Grazie alle nostre manifestazioni in piazza, il Governo regionale ieri ha assicurato lo sblocco delle risorse ma sia chiaro che non accetteremo ulteriori prese in giro: se ancora una volta gli impegni non saranno rispettati, i lavoratori torneranno a far sentire la propria voce”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Claudio Dolce del Csa-Cisal.

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