Nuovo terminal crocieristi, progetto in stand by in attesa del Tar - Live Sicilia

Nuovo terminal crocieristi, progetto in stand by in attesa del Tar

La nuova Stazione Marittima si estenderà per 80 metri in lunghezza e per 25 metri in larghezza

Il nuovo Terminal Crociere a Messina potrà vedere la luce tra circa sette mesi, lungo la via Vittorio Emanuele II, sulla Banchina “Primo Settembre”. Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto Mario Mega dovrebbe firmare tra una decina di giorni il contratto con il Raggruppamento di Imprese che si è aggiudicato l’appalto da oltre 5 milioni e 370mila euro per realizzare l‘opera. Il Tar di Catania deve pronunciarsi sul ricorso depositato dalla ditta giunta seconda nella gara, bandita i primi di giugno del 2019, con la presentazione delle offerte entro il 27 giugno di quello stesso anno. Il progetto di ampliamento e modernizzazione è andato incontro ad una battuta d’arresto, dopo la gara perché si ventilava una sospensiva. Se è per questo, si sarebbe dovuto materializzare nella primavera 2020. Sembra però trapelare che il Tar debba rigettare il ricorso e lasciare il campo alla vittoria dell’aggiudicatario. Intanto, la planimetria del cantiere è in via di preparazione per essere tempestivi quando si consegneranno i lavori: da questo gradino, preventivati sei mesi. Il rendering del lavoro completo dipinge una costruzione di circa 1.800 metri quadri a basso impatto ambientale, in linea con il nuovo pensiero di sostenibilità per gli edifici pubblici. Il volume vetrato e il profilo del tetto d’inspirazione marinara che spunteranno come una concertazione tra gli elementi urbani e l’acqua sono un’idea dello Studio di Architettura milanese di Ottavio Di Blasi & Partners. L’intervento si propone come un intervento considerevole in termini di architettura e urbanistica e per questo la scelta di Di Blasi che è stato anche un decennale collaboratore del grande Renzo Piano è stata molto appropriata. Il professionista di grido può vantare la progettazione di importanti opere realizzate in Italia e all’Estero, per esempio in Australia, Svizzera, Usa, Senegal, Ghana, Singapore, Hong Kong, Libya ed Oman con le specializzazioni più eclettiche: dalle infrastrutture (come a Messina) al terziario e residenziale, dalle architetture temporanee al design. A occuparsene nuovo Terminal Passeggeri del porto di Messina sarà un Rti con la capofila Igc Spa di Maletto (in provincia di Catania) ed altre ditte.

La nuova Stazione Marittima si estenderà per 80 metri in lunghezza e per 25 metri in larghezza, nel tratto di arteria compreso da metà dell’edificio che ospita gli uffici del Catasto fino alla mezzeria del successivo palazzo verso sud. Servirà per eseguire i controlli passeggeri quindi con all’interno tutti gli uffici di navigazione e banchi check- in ma anche come ristoro, grazie alla presenza di un ristorante – bar di 178 metri quadri che si affaccia su lato città. Ci saranno servizi igienici, due parcheggi: uno a sud per noleggio con conducente e taxi e uno a nord per il parcheggio di una sessantina di bus urbani/ pullman e una trentina di autovetture, fino alla sede della Capitaneria di Porto. Non mancherà lo svago culturale e formativo perché all’interno è stata studiata anche un’area per organizzare mostre, convegni ed eventi. In particolare, si pensa di esporre i prodotti tipici delle maestrie peloritane, dal cibo al vino alla ceramica. Inseriti anche vari chioschi, negozi di souvenir e d’informazione. Il “leitmotiv” è che il nuovo terminal possa essere sfoggiato come biglietto da visita della costa cittadina e fulcro attrattivo, durante tutto l’anno, per gli stessi messinesi, senza ridursi ad un fabbricato confacente solo all’accoglienza crocieristica, ovviamente con i confort del caso. Un transito di circa 500mila passeggeri l’anno deve essere gestito con precisione e schemi di ordine pubblico, ecco perché la colonna tecnica prevista che corre in senso longitudinale rispetto all’edificio è funzionale a separare il lato porto da quello città. Sarà anche più facile smistare il flusso turistico e guidarlo verso i monumenti del centro storico come Piazza Duomo con la sua Basilica Cattedrale, l’orologio astronomico più grande al mondo e la Fontana di Orione realizzata da Montorsoli e altre chiese, come la Chiesa Santissima Annunziata dei Catalani, sempre vicinissime all’attracco del Porto “Primo Settembre”.

Il vecchio terminal non verrà dismesso: dovrebbe rimpiazzare il ricovero bagagli, fungere da aree di attesa e sarà adibito alla Security Portuale con tre possibili percorsi, a seconda della quantità di navi ormeggiate.

Il nuovo si avvarrà di una copertura increspata che deve trasferire alla mente l’immagine delle onde del mare nei colori e nelle forme, con le stesse linee morbide che evocano il movimento delle correnti. La selezione del materiale da impiegare è caduta su: legno che costituirà le curve lamellari e alluminio, al di sopra dei quali ci sarà il rivestimento di pannelli solari. Il colore bianco del tetto, associato alla trasparenza delle vetrate, richiamerà le sembianze del corpo delle navi e conferirà un aspetto aereo e impalpabile. La struttura portante avrà puntelli in acciaio che reggeranno la copertura e saranno fissati sulla pavimentazione del porto mentre le tamponature in vetro tracceranno tutto intorno la cornice.

I lavori prevedono, da bando dell’Autorità Portuale dell’epoca (ora Autorità di Sistema), la categoria prevalente OG1 (Edifici civili e industriali) e le categorie scorporabili OG11 (Impianti tecnologici), OS32 (Strutture in legno) e OS18-B (Componenti per facciate continue). Responsabile Unico del Procedimento è Giuseppe Mobilia, con il riscontro di Massimiliano Maccarone, preposto all’Area Tecnica dell’Authority come responsabile dell’Urbanistica.

Il terminal si dovrà dotare di specifici protocolli (come per la pandemia da Covid -19) che siano capaci di salvaguardare il proseguimento delle attività a terra con standard di sicurezza analoghi a quelli di bordo. Si dovrà interfacciare con la presenza dei tour operator e tutto questo infonderà nuova linfa vitale al settore marketing del territorio.


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