Marano: “Sogno una donna presidente della Regione” - Live Sicilia

Marano: “Sogno una donna presidente della Regione”

L’appello della deputata pentastellata
L'INTERVISTA
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“Grande è la confusione sotto il cielo, ma il momento è propizio”. La massima del grande timoniere riecheggia tra i corridoi dei palazzi palermitani nell’attesa che lo schema delle coalizioni in campo per le prossime regionali prenda forma. In attesa di capire come si strutturerà il nuovo corso del Movimento Cinquestelle, la deputata regionale José Marano lancia una proposta per dare vita a una vera e propria svolta a livello politico e culturale. “Tutte le coalizioni dovrebbero candidare una donna alla presidenza della Regione”, propone la storica attivista pentastellata. 

La crisi della maggioranza ha aperto nuovi scenari e l’opposizione inizia a organizzare l’offensiva. Lei che coalizione immagina alle prossime regionali?

“Rispetto alle future alleanze sia per le elezioni regionali sia per quelle amministrative vedo un’alleanza strutturata con il Pd nel campo del centrosinistra. A livello nazionale è questo quello che si dà quasi per certo è questo”. 

Almeno in Sicilia si assiste a un incessante corteggiamento nei confronti dei centristi. O no?

“Sì, questa è la fase del fermento in cui si cerca di dialogare e posizionarsi. Una fase propedeutica nella quale avviene un normale dialogo tra le forze politiche per capire fino a che punto ci si possa spingere.”

 Lei Gianfranco Miccichè lo vorrebbe in squadra?

“Sarà il nazionale che deciderà le alleanze”

Ma voi rispetto a vicende locali vi affiderete ciecamente a quello che decidono i vertici nazionali?

“Certamente in questo momento viviamo una fase di riorganizzazione. Conte deve ancora presentare il nuovo statuto ed esporrà le linee guida della direzione che dovrà prendere il Movimento Cinquestelle. In questa fase siamo in attesa di capire quale sarà la direzione. Se si approderà al centro o no”.

Se vi sposterete al centro?

“Sì, ma chiaramente aspettiamo le indicazione di Conte e del nazionale”.

Lei come parlamentare siciliana che situazione si augura? Ci sono dei punti a livello programmatico o scelte che si augura a prescindere dalle decisioni dei vertici?

“Io mi auguro che nelle prossime competizioni elettorali ci sia un cambio di paradigma, un cambio culturale rispetto alle persone candidate alle prossime elezioni regionali. Mi aspetto una competizione al femminile. In Europa ci sono donne che occupano ruoli importanti e che hanno ottenuto grandi risultati come la Merkel e Ursula von der Leyen. La Sicilia non ha niente di meno per candidare una donna alla presidenza della Regione. Però perché ciò avvenga è importante che tutte le coalizioni abbiamo una donna candidata alla presidenza. Io immagino una svolta culturale così facendo la Sicilia potrà avere la determinazione, la costanza e la visione che solo una donna possiede”

A quali donne sta pensando? Rispetto all’agone politico siciliano quali figure si possono ripescare?

“In questo momento non immagino nomi e cognomi, ma l’idea. Avere una donna come presidente a livello ideale sarebbe una svolta importantissima. A livello mondiale si parla sempre dell’importanza del ruolo delle donne a livello politico sia dentro le istituzioni sia all’interno dei partiti. Anche Giuseppe Conte ne ha parlato nel suo discorso ne il momento è favorevole, il clima è cambiato rispetto a dieci o quindi anni fa”.


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