Il recupero dell'ex manifattura tabacchi nel Recovery Plan - Live Sicilia

Il recupero dell’ex manifattura tabacchi nel Recovery Plan

La soddisfazione del sindaco Orlando, della consigliera azzurra Marianna Caronia e dell'Ance Palermo
PALERMO
di
3 min di lettura

PALERMO – Il recupero dell’ex manifattura tabacchi nel quartiere Acquasanta di Palermo inserita nel Recovery Plan. “Esprimo grande soddisfazione sull’inserimento dell’ex Manifattura Tabacchi all’interno del Pnrr – ha commentato il sindaco Orlando -. Un progetto di competenza dello Stato su un’area di proprietà pubblica che abbiamo individuato insieme al ministro Dario Franceschini al fine di contribuire alla riqualificazione di edifici e di aree aperte che si collegano al rilancio della borgata marinara dell’Acquasanta. Questo intervento si collega da una parte al cimitero degli Inglesi, dall’altra alla riqualificazione del porto turistico dell’Acquasanta attuata dall’Autorità portuale di Palermo che, d’intesa con l’Amministrazione comunale, provvederà alla riqualificazione della piazza che collega la parrocchia al porto. Nella riqualificazione, inoltre, si inserisce il rilancio del Grand Hotel Villa Igiea di Sir Rocco Forte, a conferma che il recupero di vivibilità e fruibilità di spazi pubblici è anche elemento di grande attrattività turistica”.

“Abbiamo appreso da un comunicato del ministero della Cultura che all’interno del cosiddetto Recovery Plan sarebbe stato inserito un finanziamento, di ben 33 milioni di euro, da destinare alla trasformazione dell’ex manifattura tabacchi in un ‘polo culturale’. Un intervento che, a giudicare dalle scarsissime informazioni disponibili, sembra ricalcare il Prust discusso nel 2010 dal Consiglio Comunale e poi del tutto arenatosi. Peccato che nel frattempo la Regione abbia annunciato la creazione (con relativi investimenti per 15 milioni) di un polo congressuale alla Fiera del Mediterraneo”. Lo dice la consigliera comunale a Palermo Marianna Caronia (Forza Italia). “Due interventi – prosegue – non del tutto uguali ma certamente sovrapponibili, a poche centinaia di metri di distanza l’uno dall’altro. Viene da chiedersi chi e come decida quali interventi vengono realizzati a Palermo e come si spendono gli ingenti fondi pubblici destinati alla nostra città. E soprattutto viene da chiedersi come sia possibile che nel PNRR sia inserito un progetto nel cui merito non vogliamo per il momento entrare, ma che certamente appare meno prioritario di altri, che pure avrebbero la loro ‘strategicità’ per la città: primi fra tutti il nuovo ponte di Corleone o il nuovo cimitero. La sensazione che abbiamo è che ormai le decisioni su Palermo vengano prese altrove, senza coinvolgere il Comune né tanto meno il suo Consiglio Comunale, che pure dovrebbe avere l’ultima parola in materia di programmazione”. “Non vorremmo – conclude – che a maggior ragione ora che è in netta minoranza a Sala delle Lapidi, il Sindaco stia agendo sottobanco, facendo scelte non condivise o quantomeno discusse con i consiglieri comunali per continuare ad imporre la sua visione di città sognata, mentre la città, quella vera, è sommersa dal traffico e dalle bare”.

“Accogliamo con favore l’inserimento nel Recovery Plan del recupero dell’ex Manifattura tabacchi di Palermo. Che l’immobile dell’Arenella, abbandonato da vent’anni, possa essere trasformato in una struttura al servizio della città, comunque la si guardi, è una buona notizia”, afferma il presidente di Ance Palermo Massimiliano Miconi.

“Siamo convinti che l’inserimento di questo recupero nel documento finanziario dello Stato rappresenti comunque una garanzia sulla fattibilità dell’opera e sui suoi tempi di realizzazione senza blocchi, impedimenti o esaurimento dei finanziamenti. Ci rendiamo conto che la città vive da tempo emergenze che possono portare a ritenere prioritari altri interventi ma ciò che ci preme sottolineare – conclude Miconi – è che se nel Recovery Plan è stato inserito questo progetto è perché è stato ritenuto conforme alle indicazioni dello strumento. Sarebbe quindi un’occasione sprecata pensare di bloccarne l’iter per provare ad inserire altro che, invece, potrebbe essere finanziato con altri fondi, ad esempio quelli regionali”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI