La festa della Croce Rossa: il programma a Messina - Live Sicilia

La festa della Croce Rossa: il programma a Messina

Incontro con Comune e Università.

Il “Cri Day” sta per arrivare perché si celebra l’8 maggio ma nella regione Siciliana e a Messina, come nel resto del mondo, ci sono iniziative che accompagnano la data “clou” e si protraggono per sette giorni consecutivi, dal 3 fino a domenica 9 maggio, per rendere omaggio all’attività prodiga di soccorso, portata avanti da milioni di volontari. Naturalmente, l’organizzazione della Giornata Internazionale di Croce Rossa Italiana e Mezzaluna Rossa ha deciso di impostare la concertazione in toni bassi, nel rispetto delle misure stringenti anti contagio da Covid – 19 sia per questioni morali che materiali di assembramento. Questa ricorrenza rievoca il giorno della nascita del fondatore e imprenditore svizzero Henry Dunant.

Creata nel 1863, ad oggi l’Associazione “si porta bene” i suoi 158 anni. L’Italia ha 150mila risorse umane del movimento. La Sicilia ha ben 38 comitati che, nell’ultimo censimento, equivalgono a circa 7mila unità di organico. La sola Messina conta 250-280 volontari attivi, di cui entrano in servizio e girano nel territorio urbano in 15-20 al giorno, dalle ore 8 alle 22:30. Il Comitato peloritano ha come presidente Antonio Chimicata e ha incontrato già lunedì scorso le autorità di Municipio e Università degli Studi che hanno preso in consegna la propria bandiera: ad accoglierlo l’assessore comunale ai Servizi Sociali Alessandra Calafiore e il Rettore dell’Ateneo Salvatore Cuzzocrea. I due distinti vessilli sono stati già issati nei due palazzi istituzionali a fianco degli altri. Ieri, invece, visita al Prefetto di Messina Cosima di Stani al Palazzo del Governo e al Capitano di Vascello Giuseppe Catapano, a Marisicilia. L’8 maggio, durante la festa, l’Università centrale sarà illuminata. Altri monumenti come la Fontana senatoria della Casa comunale saranno accesi tutta la settimana: uno “a sorpresa” da ieri sera che è la stele bronzea della “Madonnina della Lettera”, eretta sul torrione del Forte San Salvatore. Sempre sabato 8, le risorse della Cri si dovrebbero riunire a Piazza Duomo, senza fare assembramento.

Nel corso di questa settimana, le pillole di storia della Croce Rossa circoleranno e stanno già circolando sul web per divulgare il proprio operato. Viste le problematiche della pandemia, uno degli eventi previsti è quello di domani (giovedì 6 maggio), tramite webinair, incentrato sulla donazione del sangue, un’informativa che serve a pubblicizzare la donazione come un gesto altruistico e da moltiplicare per la salute pubblica.

«Nella routine quotidiana – evidenzia il Presidente Chimicata – le attività sono cadenzate in base ai donatori. In genere, quattro persone a settimana vengono mandate al Centro Sangue del Papardo, dopo una telefonata con il referente sangue che prenota rigorosamente l’appuntamento». Il festeggiamento misurato della giornata e la manifestazione contingentata in piazza rappresentano un modo di avvicinare i cittadini alla qualità dei compiti assegnati ai volontari. In passato, delegazioni di volontari hanno simulato, anche in strada, il primo soccorso per mostrare i metodi di comportamento in una situazione di emergenza, prima che l’ambulanza venga in aiuto. Quest’anno, si vuole evitare ogni fonte di affollamento e contagio. A Messina le attività della Cri sono parecchie: c’è un mezzo a nove posti che gira da San Filippo fino alla Rada San Francesco per assistere i senza fissa dimora portando vivande e coperte; tra i beneficiari anche il circo che staziona, da sei mesi, al parcheggio dello stadio “Franco Scoglio” mentre prima si trovava a Santa Teresa di Riva: si tratta di 150 persone più 30 bambini dai 5 ai 15 anni, a cui si aggiunge la distribuzione di prodotti d’igiene personale. I minori sono iscritti a scuola e vengono supportati dalla Caritas Diocesana. La Cri riceve un sostegno in termini di donazioni in beni. «Abbiamo dei partners– precisa Chimicata – come due farmacie, due supermercati, Bernava. Ci si sostiene con le raccolte come il carrello sospeso, con cui i clienti lasciano qualcosa per noi, un grade polmone che ci fa vivere. Serviamo 180-200 famiglie al mese, ogni domenica 50 pasti da suddividere dalle 16 alle 20. Ma non possiamo dimenticare il nostro lavoro nelle circostanze istituzionali attraverso le ambulanze e l’assistenza in eventi di pubblico numeroso, per esempio partite di calcio, spettacoli, forze armate che vanno a sparare al poligono, trasporti sanitari, didattica della popolazione con i corsi per il funzionamento del defibrillatore e sicurezza sul lavoro sia nelle aziende sia palestre sia scuola e anche per lezioni alla Guardia di Finanza che deve imbarcare 27 unità. Siamo un gruppo eterogeneo, grazie alla presenza delle infermiere volontarie che sono anche ausiliari delle Forze Armate come se fossero militari arruolati e grazie ai nostri volontari vestiti di rosso: tutti possono essere affidati anche agli hub vaccinali, come quello dell’ex Ospedale Militare».

Il Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, fa le sue riflessioni sulla Giornata come un momento di raccoglimento per quest’anno che rimane una festa per stringersi ai quasi 100 milioni di volontari nel mondo. La loro coesione è stimolante per saldare i rapporti e la struttura del futuro. La squadra crede nel prossimo e nella finalità comune di sorreggere gli altri nello stato di necessità.

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