Vertice per rilanciare la maggioranza ma c'è chi non va - Live Sicilia

Vertice per rilanciare la maggioranza ma c’è chi non va

Assenti I leader di Lega e Mpa. Le mosse della maggioranza.

PALERMO – Il presidente Musumeci serra i ranghi. I colonnelli del centrodestra si sono visti ieri per una riunione organizzativa in piena regola finalizzata a mettere nero su bianco una serie di obiettivi e opere cantierabili da portare a termine entro la fine della legislatura. Un primo passo verso la due giorni palermitana che dovrebbe tenersi l’undici e il dodici giugno per rilanciare l’azione del governo. L’idillio però non si è consumato totalmente.

Assenti e presenti

Il perché è presto detto, basta dare una rapida occhiata ai leader dei partiti presenti al vertice: il coordinatore regionale dell’Udc Decio Terrana, il segretario di Cantiere Popolare Massimo Dell’Utri, il tandem di Diventerà Bellissima costituito da Giuseppe Catania e Gino Ioppolo, i dioscuri di FdI Gianpiero Cannella e Salvo Pogliese e il leader maximo di Forza Italia Gianfranco Miccichè. Lega e Mpa invece disertano la riunione. Sarà un caso? “A pensar male si fa peccato, ma quasi sempre si indovina”, verrebbe da dire. I malpancisti nella maggioranza ci sono e non sono pochi, anche se qualcuno pare abbia cambiato decisamente atteggiamento. “Ormai Micchichè è più musumeciano di Musumeci”, dicono fonti vicine alla maggioranza. I bene informati sostengono che il grande sogno del coordinatore azzurro di farsi riconfermare presidente dell’aula sia una delle contropartite poste sul piatto della rinnovata corrispondenza di amorosi sensi. A questo si sommerebbe la possibilità di avere un certo peso in vista delle imminenti nomine di sottogoverno da conferire nelle prossime settimane.

Le proposte avanzate

Tra le proposte avanzate nel corso della riunione c’è quella di creare una sorta di whip alla maniera inglese, cioè una figura in grado di fare una regia d’aula organizzata  per monitorare il voto della maggioranza evitando quello che è accaduto nelle scorse settimane. Tra le opere “concrete” messe in cantiere ci sarebbero invece i termovalorizzatori, la cui realizzazione richiederebbe tempi certamente abbastanza lunghi. L’assessore Daniele Baglieri pare abbia già interloquito anche con esponenti dell’opposizione sul delicato tema. Insomma, la politica siciliana è in gran fermento. E del domani, come sappiamo, non vi è certezza. Come sulle coalizioni che si affronteranno sul ring delle prossime regionali. Malpancisti a parte, sul Musumeci bis peseranno non poco gli equilibri nazionali e il posizionamento delle truppe nello scacchiere che va dalle amministrative palermitane passando per le politiche romane fino alla tornata per regionali in giro per lo stivale. Il qui ed ora impone di conseguenza un rilancio dell’azione di governo. 


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