Pescatori sanzionati assaltano la Capitaneria di porto - Live Sicilia

Pescatori sanzionati assaltano la Capitaneria di porto

Sul posto sono intervenute le forze dell'ordine

LICATA – Tensione alle stelle a Licata dove nel primo pomeriggio di ieri alcuni pescatori hanno di fatto preso d’assalto la sede della locale Capitaneria di Porto dopo che un motopesca, a cui sono state contestate alcune irregolarità, era stato sanzionato poco prima. Le immagini riprese dall’interno del Comando Circomare di Licata, divenute in breve tempo virali, immortalano una trentina di pescatori fare irruzione all’interno dell’area dopo esser riusciti ad aprire il cancello d’ingresso.

Attimi di panico

Si sono vissuti attimi di panico e per riportare la calma, con non poca fatica, sono dovuti intervenire carabinieri, polizia e guardia di finanza. L’accaduto è adesso al vaglio degli inquirenti. Protesta che è proseguita, ma questa volta con toni decisamente più pacati e comunque con un cordone di forze dell’ordine, davanti la sede del comune dove una delegazione di pescatori ha chiesto un incontro con il sindaco Giuseppe Galanti lamentando eccessivi controlli in mare e opponendosi alle misure adottate dall’Unione Europea sulla pesca.

Le reazioni

Sul caso è intervenuta anche l’eurodeputata Annalisa Tardino, originaria proprio di Licata, nonché componente della commissione Pesca a Bruxelles: “È facile puntare il dito contro ma ciò che è avvenuto ieri a Licata è emblematico dello stato di esasperazione in cui versa la marineria.

Ferma la condanna ad ogni tipo di violenza, va preso atto che la crisi che investe il comparto da anni, cui si sono aggiunti gli effetti devastanti della pandemia, porta ad uno scontro sociale che non dobbiamo solo biasimare e placare, ma comprendere e risolvere. Siamo gli unici sui tavoli europei a chiedere a gran voce la modifica del regolamento controlli comunitario: servono norme specifiche per il nostro mare e le sue caratteristiche e non omologazioni europee.” Nei prossimi giorni potrebbe essere convocato un tavolo tecnico a cui dovrebbe partecipare anche il Prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa.


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