Picchiato dalla mamma con manico di scopa: 14enne in pronto soccorso

Picchiato dalla mamma con manico di scopa: 14enne finisce al pronto soccorso

Il ragazzino e il fratellino sono stati affidati al padre.

CATANIA – Nel pomeriggio di ieri personale delle volanti ha deferito all’AG per il reato di maltrattamenti in famiglia una donna catanese classe 1988.

La segnalazione

A seguito di segnalazione giunta in Sala Operativa relativa ad un minore lasciato solo all’interno della macchina parcheggiata in viale XX Settembre, gli agenti giunti sul posto hanno appurato la presenza di un ragazzino di anni 14 che impaurito e confuso presentava varie escoriazioni e tumefazioni in viso e sul braccio sinistro.

Il bambino ha riferito di essere stato picchiato poco prima dalla mamma con un manico di scopa all’interno della pizzeria ove la stessa lavora. È stato quindi  accompagnato al pronto soccorso di un ospedale cittadino e refertato con una prognosi di giorni 7. Successivamente insieme al padre è stato accompagnato in Questura riferendo di subire da anni maltrattamenti e costrizioni di cui è vittima anche il fratello più piccolo di anni 11 e di essere stato picchiato dalla mamma più volte anche con utensili di vario genere, specificando che nel pomeriggio di ieri la madre gli aveva sottratto anche il cellulare. Le dichiarazioni della vittima sono state confermate dalle testimonianze acquisite dagli operatori. Di quanto accaduto è stata notiziata l’AG e successivamente il bambino e il fratellino sono stati affidati al padre. 

Arresti per furto

Sempre ieri personale delle volanti hanno denunciato una donna bulgara classe 2001 per furto con destrezza e un uomo, residente a Catania classe 1948 per favoreggiamento e sfruttamento alla prostituzione e porto di armi od oggetti atti ad offendere.

La volante è intervenuta in via VI Aprile, luogo dove era stato segnalato un furto perpetrato da una prostituta la quale, dopo aver commesso il reato, si era allontanata a bordo di un’utilitaria di cui venivano forniti anche colore e targa.

Dopo pochi secondi, gli agenti hanno intercettato la macchina e hanno proceduto al controllo dei tre occupanti, il conducente e due donne di nazionalità bulgara, di cui una perfettamente corrispondente alle descrizioni della rea.

A seguito della perquisizione estesa anche al mezzo è stata rinvenuta la somma di denaro poco prima rubata alla vittima del furto, nella disponibilità del conducente e della donna segnalata; altresì, addosso all’uomo e nella portiera lato conducente venivano rinvenuti due coltelli a serramanico.

Nel frattempo la vittima del furto è stata accompagnata in Questura dove ha formalizzato la denuncia riferendo che mentre si trovava di passaggio in via VI Aprile era stata derubata della somma di euro 600 da parte di una donna che veniva riconosciuta come una delle due giovani fermate. Alla luce di quanto appurato la rea è stata deferita all’AG per il reato di furto con destrezza.

L’uomo invece, pregiudicato per reati specifici, è stato deferito all’AG per i reati di porto abusivo di oggetti atti ad offendere, nonché favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, poiché dagli accertamenti compiuti è emerso che dietro pagamento di una somma di denaro, ogni sera accompagna le ragazze, prive di auto, fino al luogo dove le stesse esercitano l’attività di prostituzione. 


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