La Sicilia arancione che spera: "Il Covid si batte così"

La Sicilia arancione che spera: “Il Covid si batte così”

Oggi la decisione sui colori. Ma c'è altro da dire sulla Sicilia. Parla il professore Giarratano.

PALERMO- Non cambieremo colore, almeno non dovrebbe essere così. L’indice di contagio Rt – cioè il calcolo medio di quante persone possono essere infettate da un positivo – dovrebbe essere sceso sotto la fatidica soglia di uno. Ma ci vogliono due settimane di consolidamento per accedere al giallo e la Sicilia sarà arancione. Questo, salvo sorprese, sembra lo scenario più verosimile che verrà certificato oggi dall’Iss e dal ministro Speranza. Vedremo.

La luce in fondo al Covid

Tuttavia, ci sono fatti che lasciano intravvedere spiragli di alleggerimento cromatico. “Anche io penso che saremo arancioni ancora per una settimana – dice il professore Antonello Giarratano (nella foto), voce autorevole del comitato tecnico scientifico regionale -. Cosa sappiamo, secondo le statistiche dell’Iss? Che quelli che rischiano di più, che finiscono ricoverati e che, purtroppo, muoiono, sono soggetti da cinquanta a novant’anni, oltre i fragili. Se noi copriremo questa fascia d’età, sarà possibile sconfiggere il Covid e trattare la pandemia come una pesante influenza. Ci sono delle difficoltà perché molti over sessanta rifiutano AstraZeneca. Fanno male e dovrebbero correre a vaccinarsi. Il presidente Musumeci ha fatto benissimo ad aprire ai cinquantenni che rappresentano un segmento critico. E non si toglie neanche una dose agli anziani, nelle nostre condizioni. Se riprenderemo a correre con le vaccinazioni, potremo essere ragionevolmente ottimisti”.

Gli alleati per il vaccino

“Un grande impulso alla campagna vaccinale – continua il professore – devono darlo i medici di medicina generale. Che arrivano dappertutto, che possono recuperare gli anziani che, per qualche motivo, non si sono vaccinati. E che potrebbero fare opera di convincimento presso tutti gli altri. Non c’è più un momento da perdere”.

Cinquantenni, bene le prenotazioni

Al momento non abbiamo i numeri ufficiali, ma, da quanto apprendiamo, l’apertura al vaccino dai cinquant’anni, registra già un boom di prenotazioni. Si parlava, in serata, di diecimila clic, una previsione che sembra al ribasso e da confermare. E’ una mossa che ha l’obiettivo di dare l’assalto alle scorte accumulate di AstraZeneca. Resta da vedere quale sarà l’impatto e se gli hub e i centri vaccinali riusciranno a reggerlo, nei prossimi giorni. L’imperativo è sempre quello: vaccinare in fretta e proteggere quante più persone possibili.

Vaccini, Sicilia indietro

La Sicilia, il dato è di ieri sera alle dieci e un quarto, è sempre ultima in classifica, con il 75,4 per cento, nel rapporto tra vaccini somministrati e consegnati. La media nazionale è dell’83.5 per cento.


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