'Aliseo', il racconto: "Salvi per questione di centimetri"

‘Aliseo’, il racconto: “Salvi per questione di centimetri”

Il comandante interrogato dalla Capitaneria di porto
MAZARA DEL VALLO
di
1 min di lettura

MAZARA DEL VALLO (TRAPANI) – “Prima ci hanno abbordato, tre militari armati sono saliti a bordo e poi si sono portati il nostro comandante a bordo della loro motovedetta”. Questo il primo racconto di Girolamo Giacalone, ufficiale del motopesca ‘Aliseo’, appena sceso dal mezzo ormeggiato in banchina a Mazara del Vallo. “Quando il comandante è tornato a bordo, ci ha detto che gli hanno chiesto scusa. Ma scusa per cosa? Potevano ucciderci. È stato un miracolo, bastava qualche centimetro e ci uccidevano. I fori sono visibili sul vetro, su uno schermo e nelle pareti di ferro. Tornare in quelle acque per lavorare è impossibile, non ci sentiamo per nulla sicuri”.

Il comandante Giuseppe Giacalone, intanto, è stato trasferito da sottobordo dell’Aliseo. Il capitano è sceso dall’imbarcazione con la maglietta ancora sporca di sangue e una benda in testa per le ferite riportate. I militari della Capitaneria lo stanno interrogando a sommarie informazioni. La procura di Roma ha aperto un’inchiesta. A bordo del motopesca, invece, i rilievi sono stati effettuati dai carabinieri del Comando provinciale di Trapani.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI