Teatro, riparte lo Stabile di Catania con il cartellone 'Evasioni' - Live Sicilia

Teatro, riparte lo Stabile di Catania con il cartellone ‘Evasioni’

"Noi riapriremo con la consapevolezza della responsabilità che ci compete: verso il pubblico e verso i lavoratori".

Catania – Il Teatro Stabile di Catania riparte, il 18 maggio, con il cartellone ‘Evasioni’ che prevede cinque spettacoli: uno nella Sala Verga e quattro nella Corte Mariella Lo Giudice di Palazzo della Cultura nel rispetto delle norme anti Covid.

“Il governo ha deciso di riaprire cinema e teatri il 26 aprile nelle zone gialle del Paese – ha sottolineato la direttrice Laura Sicignano – . Noi riapriremo con la consapevolezza della responsabilita’ che ci compete: verso il pubblico, con cui abbiamo cercato di mantenere aperto un dialogo costante, attraverso il digitale, e verso i lavoratori, che abbiamo coinvolto nei lunghi mesi di chiusura, realizzando gli spettacoli che proporremo a partire dall’estate e quindi garantendo occupazione, come dimostra il fatto che abbiamo realizzato nel 2020 quasi 12mila giornate lavorative”. Si ripartira’ in Sala Verga con Enzo Vetrano e Stefano Randisi con ‘A Cirimonia’ di Rosario Palazzolo, co-prodotto con il Teatro Biondo di Palermo e vincitore del Premio dell’Associazione nazionale dei critici italiani.

Quattro produzioni del Teatro Stabile di Cataniaandranno in scena fino alla fine di luglio a Palazzo della Cultura: ‘L’ultimo degli Alagona’ di Nino Martoglio, con la regia di Elio Gimbo e i Pupari della Marionettistica Fratelli Napoli; ‘La nuova colonia’ di Luigi Pirandello, adattato e diretto da Simone Luglio; un inedito ‘Pinocchio’ di Franco Scaldati, adattato e diretto da Livia Gionfrida; e ‘La Pacchiona’, una versione siciliana della divertente commedia ‘Fat Pig’ di Neil LaBute, tradotta e diretta da Marcello Cotugno. “Se abbiamo chiamato questo nuovo cartellone ‘Evasioni’ – ha spiegato la direttrice Sicignano – e’ per dichiarare che il Teatro ci consente di ritrovarci finalmente in uno spazio fisico e simbolico diverso da quello in cui siamo stati costretti in questi mesi, liberando sguardo e le idee. Il teatro non esiste senza pubblico e, crediamo, non e’ civile una societa’ senza teatro. Ritornare ad incontrarci dal vivo e’ la missione del nostro lavoro e speriamo di esservi mancati tanto quanto voi siete mancati a noi”. (ANSA).


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