"Così con mia figlia abbiamo sconfitto il male"

“Così con mia figlia abbiamo sconfitto il male”

Oggi è la festa della mamma. E vi raccontiamo questa storia. La storia di una mamma speciale e di una figlia speciale.
LA FESTA DELLA MAMMA
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3 min di lettura

PALERMO- Eleonora ha quattordici anni e capelli bellissimi che possono essere scompigliati dal vento. Era bellissima anche senza capelli, circa dieci anni fa, Eleonora, quando ha cominciato il primo ciclo di chemioterapia a Palermo. Ma quel ritorno di onde castane sulla testa testimonia che la guerra, infine, è stata vinta. La sua storia la racconta la mamma, Antonella e la pubblichiamo per la festa delle mamme. Però, andrebbe pubblicata ogni giorno: sui giornali, sui muri, declamata per strada, per la concentrazione di forza che ha. Ed è anche una storia di solidarietà che fa capo all’Aslti di Palermo, l’associazione siciliana leucemie e tumori infantili, che passa da dottori valorosi, da psicologhe indimenticabili, per le vie di un mondo che non si è mai arreso davanti al dolore.
Un’ultima cosa. Eleonora ha un’amica. Si chiama Elicocò ed è una gallina di gomma, il suo talismano, la cui importanza non può essere sottovalutata.

La scoperta della malattia

Racconta Antonella: “Tutto ha inizio nel settembre del 2011. Eleonora ha cinque anni, è al secondo anno di materna. Vado a prenderla a scuola e mi rendo conto che zoppica, ma non si lamenta. Suona il campanello d’allarme, dopo diversi accertamenti scopriamo, il primo dicembre, che mia figlia ha il sarcoma di Ewing. Il due dicembre siamo già alla Oncoematologia pediatrica del Civico, come quando si apre una botola e finisci nel buio della malattia, senza capire perché”. E qui entrano in scena due persone che lasciano la loro impronta nel cuore di molti.
“Arriva un dottore – racconta Antonella – scoprirò poi che è Paolo D’Angelo, il primario. E mi dice: ‘Signora, io mi occuperò di sua figlia e dovrò bombardarla, perché è necessario’. Gli rispondo: ‘Dottore, da questo momento in poi pensi a Eleonora come se fosse sua figlia’. Poi incontriamo la psicologa, la dottoressa Paola Guadagna. Sono stati fondamentali nel nostro cammino, una benedizione come tutti i volontari dell’Aslti che ci hanno sostenuto, passo dopo passo”.

La terapia e il coraggio

“Eleonora aveva dei bellissimi capelli castani sul rossiccio – racconta Antonella –. Io le ho spiegato tutto. Che il tumore non doveva farle paura, che dovevamo combattere un piccolo verme che le stava rosicchiando l’osso. Con la chemioterapia le sono naturalmente caduti i capelli, l’ho trovata davanti al lavandino che toglieva le ciocche: ‘Mamma, guarda!’. Ho cercato di farlo diventare un gioco, le abbiamo regalato un bambolotto calvo. Tutta la nostra famiglia è stata stravolta, ma abbiamo cercato di affrontare il problema”.
Seguono le cure all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, perché c’è bisogno di preparare Eleonora per un intervento fissato all’ortopedia dell’ospedale Careggi. “A Firenze – racconta Antonella – abbiamo incontrato Zia Caterina che va in giro con il suo taxi e dedica dei pupazzetti ai piccoli pazienti che li raffigurano in chiave fantastica. Lei li definisce supereroi e i pupazzi hanno il compito di assistere i bambini nella vita dei supereroi che non è proprio semplicissima. A Eleonora è toccata una gallinella di gomma, subito ribattezzata Elicocò, Super Elicocò. Sono diventate inseparabili”.

Il ritorno della speranza

L’intervento riesce, la storia non finisce certo qui perché ci sono intermezzi di dolore e di speranza, sul sottofondo del coraggio. “Adesso Eleonora è una bambina che sta bene – racconta Antonella – anche se ci sono ancora delle operazioni da fare. Ha quattordici anni. Quando abbiamo scoperto la sua malattia ne aveva cinque e non sapevamo se sarebbe cresciuta. Sa, racconto la sua storia, per dire a tutti che non bisogna avere paura del dolore, che è necessario prenderlo di petto, condividerlo”.
In un video girato per l’Aslti si vedono una figlia e sua madre. Eleonora con i capelli al vento, Antonella che sorride. E una gallinella di gomma che stringe forte quella ragazzina bellissima. Per non lasciarla più.

(nella foto di copertina Antonella ed Eleonora molti anni fa, in basso la foto di Eleonora per la campagna Aslti)

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