Quattro sbarchi a Lampedusa, approdati 635 migranti: un'altra barca in arrivo - Live Sicilia

Quattro sbarchi a Lampedusa, approdati 635 migranti: un’altra barca in arrivo

Musumeci tuona: "L'ipocrisia di Roma farà altri morti"
IMMIGRAZIONE
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LAMPEDUSA – Sono 635 i migranti sbarcati, con 4 barconi, durante la notte a Lampedusa. Poco prima di mezzanotte una motovedetta della Capitaneria ha soccorso un peschereccio con a bordo 352 persone, di varie nazionalità, a 9 miglia dalla costa. A ruota, un’altra motovedetta ha trasbordato, lasciando l’imbarcazione alla deriva, altri 87 uomini intercettati a 15 miglia. Alle 3:20 sono sbarcati 101 migranti, fra cui 10 donne e 3 bambini, soccorsi a 12 miglia. In contemporanea, sono arrivati altri 95 immigrati, fra cui 3 donne e 5 bambini. In 24 ore, a Lampedusa si sono registrati 20 sbarchi per un totale di 2.128 persone trasferite all’hotspot.

Aggiornamento

Un’altra imbarcazione, con a bordo circa 70 persone, è stata intercettata al largo di Lampedusa dove sta per giungere al molo Favaloro. Sulla banchina ci sono oltre 600 persone, arrivate negli ultimi quattro sbarchì, che hanno trascorso lì la notte. Dopo aver dormito una notte all’addiaccio, i circa 700 migranti che ancora si trovano sul molo Favaloro di Lampedusa, stamane intorno alle 10 hanno ricevuto dell’acqua, mentre qualcuno divide i pochi crackers rimasti, ricevuti ieri dalla società che gestisce l’hotspot. Nesuno finora ha provveduto a dare cibo o alte bevande agli accampati I migranti sono al sole, senza alcuna protezione, e attendono di essere condotti nell’hotspot – dove ci sono 999 ospiti – per le procedure di identificazione.

“Situazione esplosiva”

“A Lampedusa la situazione è letteralmente esplosiva: un centro accoglienza che può ospitare al massimo 200 persone al momento, con gli ultimi sbarchi di stamani, ne contiene 2150. Gli assembramenti, di conseguenza sono inevitabili, a scapito della sicurezza degli agenti di Polizia e degli stessi migranti”. Così Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. “Nella notte – prosegue – 600 migranti hanno dormito al porto, il resto all’interno del centro. Ora sono confluiti tutti all’interno del Cpi che sta letteralmente scoppiando. Se avremo un’altra giornata come quella di ieri, con un susseguirsi incessante di sarchi, non sarà più possibile gestire la sicurezza pubblica e sanitaria dell’isola e del Paese. La priorità del governo, in questo momento, dovrebbe essere quella di inviare più agenti nel Centro di Lampedusa, perché i pochi che ci sono adesso stanno lavorando senza sosta con turni massacranti anche di 12 -14 ore al giorno”, conclude.

I trasferimenti

Sono 313 i migranti, tutti sbarcati nelle ultime ore, che sono stati imbarcati sulla nave quarantena Allegra. Altri 200 sono stati invece caricati sul traghetto di linea Sansovino e giungeranno in serata a Porto Empedocle (Ag) da dove verranno poi trasferiti in centri d’accoglienza del Ragusano. All’hotspot di Lampedusa, dopo questi trasferimenti, restano complessivamente 900 persone, ma sono circa 700 i migranti sistemati alla meno peggio su molo Favarolo, in attesa appunto di entrare nella struttura di prima accoglienza di contrada Imbriacola. (ANSA).

Musumeci: “Roma ipocrita”

“Non è con le sole buone volontà che si risolve il dramma umano dei migranti nel Mediterraneo. Tutti sanno che nelle prossime settimane moriranno altri innocenti (quasi sempre donne e bambini) nel loro disperato viaggio verso le coste siciliane, ma nessuno muove un dito, né a Roma, né a Bruxelles. A gestire questa infinita tragedia hanno lasciato la Sicilia, Lampedusa in testa, con i nostri sanitari, i nostri volontari e i pochi uomini in divisa”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dopo lo sbarco di duemila migranti a Lampedusa negli ultimi due giorni. ” Ho chiesto – aggiunge – di incontrare il ministro dell’Interno per rinnovare, con il sindaco dell’isola, il nostro appello: Roma punti i piedi con l’Unione europea e pretenda subito la solidarietà più volte invocata dal Pontefice: tutto il resto è vergognosa ipocrisia”.

L’appello di Miceli all’Unione europea

“L’accordo che l’Europa sta proponendo sulle migrazioni non è soddisfacente. Serve impegno per modificare questo sistema, nonostante le trattative siano articolate e complesse. L’Italia deve essere parte attiva e fattiva del negoziato, che dovrebbe prevedere un sistema organizzato basato su solidarietà ed efficienza. L’immigrazione non può essere lasciata sulle spalle della Sicilia, di Lampedusa e Pozzallo, sulle spalle di noi siciliani”. Così Carmelo Miceli, deputato siciliano del Pd e componente delle Commissioni Giustizia e Antimafia. (ANSA)


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