Bellini, concerto per Rosario Livatino: le prove dell'orchestra

Bellini, concerto per Rosario Livatino: le prove dell’orchestra

La prima mondiale assoluta, nel tempio catanese della musica, domenica 9 maggio, alle ore 18.

CATANIA – StD, ovvero le iniziali di “Sub tutela Dei”: questa la sigla, questo il motto con cui Rosario Livatino era solito chiudere le sue annotazioni in agenda, fino a quel 21 settembre del 1990 in cui sarebbe stato ucciso dalla mafia. E Sub tutela Dei. Per il giudice Livatino è il titolo del dramma lirico in un atto appositamente commissionato dal Teatro Massimo Bellini per essere eseguito in prima mondiale assoluta, nel tempio catanese della musica, domenica 9 maggio, alle ore 18: lo stesso giorno in cui al mattino l’impavido magistrato sarà dichiarato beato nella cattedrale di Agrigento, la città nei pressi della quale venne raggiunto dai sicari. Papa Francesco ha motivato la beatificazione riconoscendo il martirio di Rosario, che subì l’uccisione in odium fidei. E scrive di lui: «Livatino è un esempio non soltanto per i magistrati, ma per tutti coloro che operano nel campo del diritto, per la coerenza della sua fede, il suo impegno di lavoro e per l’attualità delle sue riflessioni.»

Su queste premesse e su questa profonda verità si fonda il progetto che il “Bellini” ha realizzato puntando sulla consonanza di autori e interpreti all’equazione tra legalità e fede, di cui Livatino è stata la massima incarnazione. Da tempo il Massimo catanese aveva in serbo, su iniziativa del direttore artistico Fabrizio Maria Carminati, di commissionare un’opera lirica incentrata su questa figura siciliana di eccezionale statura morale e civile. La musica porta la firma del rinomato e pluripremiato compositore etneo Matteo Musumeci, il libretto quella di Vincenzo Vitale, al pari di Livatino giurista di formazione cattolica, oltre che raffinato letterato e profondo conoscitore di melodramma. Di rilievo il cast vocale, che schiera nel ruolo del primo giudice il mezzosoprano Anastasia Boldyreva e in quello del giudice Livatino il tenore Ivan Ayon Rivas, mentre come primo imputato agisce il baritono Franco Vassallo e come secondo imputato il soprano Francesca Dotto. Voce recitante sarà un attore del calibro di Massimo Popolizio.

L’Orchestra del Teatro Massimo Bellini sarà diretta da Gianluigi Dettori, direttore di chiara fama, che porta sul podio il valore aggiunto di essere anch’egli magistrato. L’opera lirica sarà eseguita in forma di oratorio, scelta prudenziale a causa dell’emergenza sanitaria che, nella Sicilia in zona arancione, non consente nemmeno la presenza del pubblico. Sono i disagi della crisi pandemica, superata la quale il lavoro potrà essere rappresentato in forma scenica dispiegando per intero le potenzialità del teatro musicale. Per la première del 9 maggio continua intanto la sinergia del Teatro Massimo Bellini con Classica HD, che riprenderà l’esecuzione e realizzerà uno speciale, in onda in differita il 2 giugno in prima serata. E per il suo rilievo etico e civile l’iniziativa vanta il patrocinio di Anm-Associazione nazionale magistrati e Ugci- Unione Giuristi Cattolici Italiani. Come sottolinea l’assessore regionale del turismo, sport e spettacolo Manlio Messina: «Il sacrificio del giudice Livatino è un fulgido esempio del grande senso del dovere e dello Stato, sprezzante del pericolo, proprio della stragrande maggioranza dei siciliani, lontani dalla mafia e da ogni forma di illegalità. La produzione del Teatro Bellini rende onore ad una figura che con il suo sacrificio è iconica per tutti noi, in special modo per le giovani generazioni. La lotta alla mafia deve essere anche e soprattutto un movimento culturale, e attività di alto profilo come questa servono a mantenere vivi i valori e la battaglia del “giudice ragazzino”.» Così interviene Salvo Pogliese, nella doppia veste di Sindaco di Catania e presidente del Teatro Bellini: «Se “il rendere giustizia è preghiera”, come scriveva il giudice Livatino, allora l’ecce

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