Importanti segnali di speranza: stanno diminuendo i ricoveri - Live Sicilia

Importanti segnali di speranza: stanno diminuendo i ricoveri

Al San Marco, hub della Sicilia Orientale per il coronavirus, ridotti notevolmente i ricoveri. Ma è presto per abbassare la guardia.
CATANIA/LOTTA AL COVID 19
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CATANIA – Nella cronaca dei numeri della pandemia oggi arrivano dall’ospedale San Marco di Catania – Covid hub della Sicilia Orientale – e dal Policlinico cifre che parlano di speranza. In una settimana la fotografia dei ricoveri è cambiata. Con una riduzione netta dei posti letto Covid occupati nei vari reparti.

Ricoveri in calo

Solo qualche giorno fa si contavano – come documentato da LiveSicilia – 100 pazienti ricoverati, oggi sono 73. La pressione, dunque, si è nettamente allentata. Anche se è troppo presto poter abbassare la guardia. I numeri si sono ridotti nell’azienda ospedaliero-universitaria, ma restano importanti. E quello che non bisogna sottovalutare è che si contano ancora morti (un decesso) e arrivano nuovi positivi che necessitano di cure ospedaliere (quattro nuovi ricoveri). A dimostrazione che il virus è diventato più aggressivo. 

La mappa dei ricovi Covid al San Marco e Policlinico

Ma torniamo ai freddi numeri del Policlinico. Al reparto malattie infettive (al San Marco) sono ricoverate 33 persone, 17 sono nell’unità di Pneumologia, 9 sono in Medicina d’Urgenza, 1 in Ostetricia, 5 i bimbi positivi in Pediatria. I pazienti gravi sono 8, 1 è ricoverato in Ecmo (tecnica che sostituisce a livello strumentale la funzione respiratoria dei polmoni che vengono messi a riposo) e 7 in Rianimazione al San Marco. Tra ieri e oggi le dimissioni sono state 7. 

I nuovi progetti futuri al San Marco

Sembra dunque arrivata una prima boccata d’ossigeno per medici, infermieri e personale sanitario in prima linea ormai da 14 mesi nella lotta al Covid-19. Una fotografia che potrebbe mettere il countown per l’apertura del Pronto Soccorso al San Marco. Ieri, il direttore generale Gaetano Sirna, ha spiegato a Livesicilia che “non appena fosse diminuita la pressione Covid era pronto ad aprirlo”. E non solo il Pronto Soccorso, nei piani c’è anche l’unità di Ortopedia.

La sola arma resta il vaccino

Ma finché ci sarà una sola vittima del covid, la battaglia non sarà vinta. Perché al di là della riduzione dei numeri è fondamentale – come detto dall’infettivologo Carmelo Iacobello – andare avanti con la vaccinazioni, al momento l’unica arma a disposizione contro questo terribile virus.

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